Quanto valgono i diritti TV in Serie A
Se si analizzano le entrate dei top 5 campionati calcistici europei, l’importo maggiore riguarda una sola voce, la vendita dei diritti TV.
La Premier League è stata forse la prima lega a capirlo in anticipo ed ha lavorato per aumentare il suo asset “spettacolarizzazione” in diversi modi: stadi nuovi e sempre pieni, sviluppo al di fuori dei confini nazionali con partnership e progetti vari e soprattutto la trasmissione delle gare in più paesi.
I club inglesi a fine anno si ripartiscono circa 3 miliardi di euro derivanti dalla commercializzazione dei diritti TV nel solo Regno Unito.
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E la Serie A? Il massimo campionato italiano pian piano sta investendo per espandersi in più mercati.
L’accordo da 75 milioni di euro in tre anni con Abu Dhabi Media per la regione MENA è una di quelle entrate che possono solo crescere.
Ma il vero punto fondamentale per le strategie della Lega sarà l’International Broadcaster Center (IBC) di Lissone con cui la Lega vuole entrare prepotentemente nel mercato con contenuti speciali a target sempre più definiti.
I diritti a Sky e DAZN fino al 2024
Nel 2018, alla conclusione del triennio in esclusiva con Sky e due bandi conclusi senza offerte, la Lega Serie A decise la rescissione del contratto con l'intermediario indipendente Mediapro.
Per la prima volta il massimo campionato italiano agì in modo indipendente e assegnò i diritti di trasmissione per il triennio 2018-2021 a Sky (266 partite a stagione in diretta esclusiva) e a Perform (114 partite a stagione in diretta esclusiva) con il servizio di streaming DAZN.
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Nel marzo 2021 la Lega Serie A ha assegnato nuovamente i diritti a DAZN, che, a differenza del triennio precedente, deterrà i diritti per la trasmissione integrale del campionato trasmettendo in diretta esclusiva 7 partite per turno, compresi tutti i big match del campionato.
Le rimanenti 3 (l'anticipo del sabato alle 20:45, della domenica alle 12:30 e il posticipo del lunedì/anticipo del venerdì alle 20.45), invece, sono trasmesse in co-esclusiva con Sky.
Per quanto riguarda gli incassi totali per il triennio 2021-2024 dei diritti TV, in base a quanto emerso dall’assemblea di lega del maggio 2021, la Serie A incasserà:
- Dal 1° e 3° pacchetto (DAZN e TIM) - 840 milioni di euro a stagione;
- Dal 2° pacchetto (Sky) - 87,5 milioni di euro.
Il totale degli incassi annui dei diritti TV nazionali è di 927,5 milioni di euro, un piccolo passo indietro rispetto al triennio precedente in cui la lega aveva incassato circa 50 milioni di euro in più.
Le entrate dei diritti TV per la stagione 22/23
Secondo alcune cifre emerse sul quotidiano la Repubblica per quanto riguarda la stagione che sta per cominciare, la Serie A incasserà, oltre ai 840 milioni di euro di DAZN e gli 87,5 milioni di euro da Sky per i diritti TV in ambito nazionale anche altre cifre dalla commercializzazione all’estero grazie agli accordi con:
- Abu Dhabi Media per la regione MENA - 25 milioni di euro;
- CBS per gli Stati Uniti - 64 milioni di euro;
- Infront Sport & Media - 138 milioni di euro per il resto del mondo.
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Il totale per la stagione 22/23 è di circa 1,154 miliardi di euro.
Inoltre va aggiunta a questa cifra anche l’incasso dei diritti TV della Coppa Italia, competizione in cui Mediaset ha investito 47 milioni di euro all’anno. Anche l'accordo con Mediaset scadrà al termine del triennio, giugno 2024. Considerando anche la coppa nazionale, l'incasso supera di poco i 1,2 miliardi di euro.
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