Scopriamo con l'aiuto dei dati di Kama Sport quali elementi hanno determinato il successo dei Partenopei
Antonio Conte in trionfo al Maradona (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Napoli di Antonio Conte conquista il titolo di Campione d’Italia, il quarto della storia partenopea. Gli azzurri hanno battuto il Cagliari, imponendo il proprio gioco e allontanando ogni paura sopraggiunta dal risultato di Como, raccogliendo la 24esima vittoria del campionato.
Proprio nella gara contro i sardi si sono ripetute le diverse chiavi tattiche che hanno caratterizzato la stagione della squadra guidata dal tecnico salentino. Dunque, andremo, con l’aiuta dei dati KAMA Sport, ad entrare nei punti di forza del campionato del club campano.
Partiamo dai due dati offensivi, i più caratterizzanti. Il Napoli ha trovato l’oro nella fascia destra, e in particolare con Politano, autore di tre gol e sei assist. Difatti, gli attacchi effettuati dalla suddetta posizione di campo sono stati tra i punti di forza della squadra di Antonio Conte – con un dato 11,43 sulla base di 8,10 in media delle altre squadre di Serie A, e una percentuale di 35,58% su 29,53% – come dimostra anche il gol del vantaggio nella sfida decisiva, arrivato proprio da un cross proveniente dalla destra di Politano per McTominay, poi autore di una grande semirovesciata.
Differente, invece, da sinistra, dove è mancata, nella seconda parte di stagione, la figura di Kvicha Kvaratskhelia - il quale, nelle 17 gare disputate, ha messo a segno 5 gol e 3 assist, numeri comunque importanti – i dati si attestano a 7,57 sulla base media di 8,19 (23,55% su 29,53% della Serie A).
Inoltre, un altro fattore caratterizzante della fase offensiva del Napoli è l’utilizzo dei passaggi back-cut, ovvero il fornire la palla indietro ad un calciatore che arriva a rimorchio, per sorprendere la difesa alle spalle, sfruttando, come spesso accaduto, gli inserimenti dei centrocampisti.
I dati sugli ingressi in area vedono nella conduzione (33,16% su 29,15% della Serie A) e nei passaggi corti (37,36% su 33,44) i principi della fase offensiva della formazione azzurra, che pone proprio nella manovra ragionata il mezzo più efficace, come mostra il fattore costruzione con finalizzazione, superiore alla media campionato con una percentuale di 8,33% su 7,81%, e la costruzione bassa, dal portiere, con 23, 19 su 22,70.
Da sottolineare la stagione di Romelu Lukaku, trasformatosi in assistman, il migliore della stagione, autore di ben 10 passaggi decisi per i compagni, oltre ai 14 gol, fondamentali per lo Scudetto partenopeo.
La fase difensiva, come mostra le sole 27 reti subite e i ben 17 clean sheet di Alex Merex, ha rappresentato una grandissima chiave di volta della squadra di Antonio Conte, la migliore del campionato.
Il punto di solidità è stata la parte centrale del reparto. Infatti, la percentuale sugli attacchi subiti nella menzionata sezione di campo si attesta sul 22,71% su 22,74% della media stagionale delle altre squadre di Serie A. Per quanto riguarda le fasce, è stata, a differenze dalla fazione offensiva, la parte destra, invece, l’anello “debole” con una percentuale di 33,58% sul 29,19 della Serie A.
Da sinistra, diversamente, il dato è molto diverso, fermo sul 23,55%. Se ci si sofferma sugli ingressi in area, bisogna far capo ai subiti da passaggio lungo, il cui dato va sul 6,30 su 5,60, e sul passaggio corto, con 15,11 su 16,01.
Basso anche il numero di ingressi in area su calcio piazzato, così come il dato sui cross subiti (15,11 su 16,01), a dimostrazione della grande solidità difensiva del club partenopeo.