Non solo Bobo: anche Ronaldo ha la sua TV su Twitch
La leggenda brasiliana, l’unico nel suo Paese (per ora) ad aver vinto due volte il Pallone d’oro, sarà ospite della Bobo TV, il talk che sta riscuotendo enorme successo su Twitch e che coinvolge, oltre a Vieri, gli ex calciatori Ventola, Cassano e Lele Adani. Un format che elimina qualsiasi intermediario della narrazione sportiva (conduttori, giornalisti… ) e arriva direttamente al pubblico.
E l’attaccante brasiliano, oltre ad essere un ospite di altissimo livello, che pure le migliori tv farebbero fatica a trascinare in studio (eccolo, un altro punto di forza del progetto), è anche molto interessato al prodotto.
Già, perché lo scorso 25 novembre ha lanciato il proprio canale su Twitch, la Ronaldo TV. Tra videogiochi ed eventi sportivi in diretta, quello che manca al suo canale è proprio un “salotto” del calcio come quello della Bobo Tv.
Chissà che non gli scatti la scintilla proprio mentre è là in mezzo a ridere e divertirsi con i vecchi amici. Del resto, parliamo di uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, già amatissimo dal pubblico di ogni età. Dai più grandi, che l’hanno visto giocare davvero in televisione tv, ai giovani che lo “usano” quando giocano all’Ultimate Team di Fifa.
La nascita della Ronaldo TV
Oltre a un pezzo della storia del calcio, Ronaldo il Fenomeno, che oggi ha 45 anni, è anche il proprietario del Valladolid, nella seconda serie spagnola, e a dicembre 2021 ha comprato il Cruzeiro, squadra brasiliana dove ha esordito tra i professionisti, diventandone il nuovo azionista di maggioranza con il 90% delle quote.
Anche per questo fa strano vederlo su Twitch con cuffie, maglietta, occhiali e controller tra le mani. Call of Duty: Warzone è il gioco che ha scelto per il debutto sul social network di proprietà di Amazon, conosciuto soprattutto per i gameplay live dei videogiochi, ma che adesso si sta ritagliando un suo spazio nella nostra dieta mediatica con lo streaming di contenuti d’intrattenimento. Ronaldo, poi, è presente pure su YouTube e Discord.
"Quando è iniziata la pandemia, l'isolamento mi ha portato ad immergermi ancora di più nel mondo dei videogiochi. Ho iniziato a passarci più tempo e a sentire un bisogno crescente di connettermi con i fan, interagire, restituire loro qualcosa. Anche guardare le live è diventata un’abitudine e mi sono interessato all'universo virtuale, al modo in cui i giovani stanno connessi, cambiando le loro abitudini e, di conseguenza, i modelli di consumo. È durante questo processo che è nata l'idea della Ronaldo TV”.
Per lanciarla si è servito di ODDZ Network, azienda che ha fondato lo scorso anno e che opera nel mercato dell’intrattenimento sportivo, con uno sguardo privilegiato verso le nuove generazioni e il nuovo modo di fruire contenuti. A poco più di due mesi dal lancio, sono quasi 334mila i follower della tv del brasiliano, e gli ultimi dati disponibili di 26,4 milioni di minuti guardati con 982.000 spettatori unici.
Insomma, i numeri sono interessanti, anche per gli sponsor, e tutto lascia pensare che valga la pena continuare a investirci, e magari allargare il “palinsesto”.
Dentro la Ronaldo TV
Che non è rimasto fermo ai videogiochi e ai tornei di Call of Duty, con cui ha unito amici, calciatori e gamer professionisti. Ronaldo ha iniziato anche a trasmettere eventi sportivi live, avvicinandosi, più che a quella di Bobo Vieri, a quell’idea di broadcast che sta alla base dei progetti su Twitch di Gerard Piqué, che tramite la sua holding Kosmos aveva acquistato i diritti del campionato francese in Spagna e trasmesso in diretta l’esordio di Messi col Psg.
La Ronaldo TV non è ancora a quel livello, ma ha fatto importanti passi in avanti nelle scorse settimane. Prima con un torneo di tennis, un evento benefico al quale hanno partecipato ex calciatori e altre celebrità. Poi, il 27 gennaio, mandando in onda una partita del Campeonato Carioca, competizione dello stato di Rio de Janeiro, tra Flamengo e Portuguesa RJ. Mixando telecronaca e intrattenimento e puntando a coinvolgere un pubblico giovane.
È la prima gara di un accordo che include anche la collaborazione di Gaules, il caster e streamer più seguito in Brasile, che in partnership con Budweiser si è garantito lo scorso anno anche i diritti per mandare in onda un centinaio di partite Nba.
La strada sembra tracciata, tra eSports ed eventi sportivi. Quel che ancora non c’è è proprio un podcast che possa diventare una trasmissione cult come ormai è in Italia la Bobo Tv.
Gli ospiti, di sicuro, non mancherebbero. Ma sfruttando l’inglese, con il suo appeal internazionale il Fenomeno potrebbe avere successo in tutto il mondo, non solo in Brasile.