Il calciomercato è terminato da poche ore. Ora è tempo di vedere come si sono mossi economicamente i 20 club di Serie A in questa sessione estiva di mercato.
Trattative, prestiti e ufficialità hanno smesso di intasare le varie news calcistiche quotidiane.
La sessione estiva di calciomercato della Serie A 2022/23 è terminata da qualche ora e iniziano a delinearsi i primi bilanci economici delle varie trattative concluse durante il periodo estivo di preparazione e a ridosso del gong finale, fissato alle ore 20 del 1° settembre dalla FIGC.
Secondo i dati Transfermarkt in questa sessione estiva di mercato del massimo campionato di calcio nazionale ci sono state 605 cessioni tra i 20 club a fronte di 279 acquisti.
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In termini economici i club italiani hanno speso poco più di 749 milioni di euro e incassato circa 745,8 milioni di euro, portando il bilancio uscite-entrate in negativo di circa 3,4 milioni di euro. I 20 club di Serie A hanno speso poco più di quello che hanno incassato.
Andiamo a vedere club per club, quanto hanno speso e incassato in questo mercato estivo.
La Juventus domina la classifica sia delle spese che degli incassi. I bianconeri infatti hanno speso 102,4 milioni di euro e incassato poco più di 106 milioni di euro, chiudendo un bilancio provvisorio in utile. Bremer è stato l’acquisto più costoso per Allegri, mentre la cessione di De Ligt al Bayern la più remunerativa (67 mln di euro).
L’Atalanta è il secondo club più “spedaccione” della Serie A 22/23. I bergamaschi hanno speso 98 milioni di euro in questa sessione (22 mln Boga - 21 mln Ederson) e incassato poco più di 80 milioni di euro (3° posto), grazie soprattutto alla vendita di Romero al Tottenham per 50 mln di euro.
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Il Napoli è il secondo club per entrate di questa sessione avendo incassato 80,95 milioni di euro dalle cessioni (38 mln Koulibaly-Chelsea) e il terzo club per spesa (68,05 mln di euro).
Tra le neopromosse il Lecce ha fatto un mercato oculato mettendo a segno acquisti per un totale di circa 5,95 milioni di euro, a fronte di cessioni che hanno generato entrate pari a 3,25 mln di euro.
Cremonese e Monza invece hanno speso rispettivamente 26,3 e 23,9 milioni di euro per gli acquisti, entrambe senza concludere una cessione a titolo oneroso.
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