Il significato dello stemma dell'Eintracht Frankfurt
L’Eintracht Frankfurt è una delle società storiche del calcio tedesco.
Fondata nel 1899, rappresenta infatti una delle squadre con più tradizione della Bundesliga, nonostante un palmares non ricchissimo, considerati gli anni di militanza e il prestigio della città di Francoforte sul Meno.
In bacheca 1 Campionato, 5 Coppe di Germania, 1 Coppa UEFA e 1 Coppa delle Alpi.
Nonostante questo, però, il tifo rossonero è tra i più passionali della Germania.
I fan del Diva vom Main, infatti, manifestano sempre in modo fragoroso la propria presenza e passione, alimentati da un fortissimo senso di appartenenza verso la squadra, ma, soprattutto, verso la città.
Un amore nei confronti di Francoforte e del suo simbolo, l’aquila. Animale molto presente nella simbologia legata al calcio.
Una presenza determinante e profonda che porta anche i giocatori ad essere denominati Die Adler, le Aquile.
Una sorta di punto di riferimento che funge da vessillo della territorialità.
Storia e significato dell’aquila
L’aquila è presente sul logo e sulle casacche dell’Eintracht sin dalla sua fondazione, in riferimento allo stemma di Francoforte sul Meno.
È rappresentata graficamente con le ali spiegate, una corona d’oro e con la lingua fuori. Rimandando ad un’araldica del tredicesimo secolo.
È a tutti gli effetti il punto di riferimento del club, rappresentando un punto fisso e immancabile per tifosi, giocatori e dirigenti, e la sua centralità è assoluta e catalizzante.
Dalla stagione 2006-2007 infatti il club, analogamente alla Lazio, ha deciso di rendere l’animale una vera e propria mascotte, denominandola Attila e facendola volare intorno al Deutsche Bank Park durante le partite casalinghe.
Attorno ad essa, poi, aleggiano leggende e scaramanzia, segnando quel classico binomio tra sacro e profano, tipico del tifo calcistico.
Si dice infatti che, nel 1993, Klaus Toppmöller ne portò un esemplare nello spogliatoio per motivare i suoi giocatori prima di una partita o che, addirittura, Alexander Meier avesse accarezzato Attila prima di segnare un gol.
Un simbolo venerato e rispettato, a dominare il cielo di Francoforte, a supporto del club.
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