Il significato che sta dietro il logo del Liverpool
Lo stemma del Liverpool rappresenta, ormai, una delle eccezioni del mondo del calcio.
In un contesto in cui sono tanti i club che hanno modificato il proprio logo per rispondere alle esigenze di marketing, comunicazione e merchandising, pur mantenendo i legami con la tradizione e la storia, i Reds non hanno ceduto alle richieste di dar spazio alla modernità.
Gli esempi lampanti di questo trend sono molteplici. Dalla Juventus, all’Inter. Passando per Pordenone e Fiorentina.
Ma anche tante società straniere, inclini nel voler metter mano al proprio stemma, per renderlo appetibile alle esigenze del mercato e delle generazioni più giovani. Un focus indirizzato a soddisfare i nuovi cluster che ha spesso sacrificato i legami con i tratti distintivi della storia dei club.
Il Liverpool, invece, non pare voglia adattarsi a questa scia minimalista, continuando a mantenere ben saldo, sul petto delle iconiche casacche rosse, il proprio logo storico, pregno di tradizione e di rimandi alla città, alle sue figure mitologiche e ai tifosi.
Il significato del logo
Il protagonista dello stemma del club è da sempre il Liver Bird, un uccello mitologico, metà cormorano e metà aquila, che tiene nel becco un rametto di ginestra, come omaggio alla casata medievale dei Plantageneti.
L’animale è il simbolo della città di Liverpool e cappeggia sulle torri del Royal Liver Building, segnando quindi un forte senso d’appartenenza dei Reds.
La parte superiore del logo, invece, presenta un altro rimando storico davvero iconico del club: il cancello di Anfield.
Uno dei cancelli dello stadio, elemento saliente della struttura e visibile nello stemma, infatti, fu dedicato a Bill Shankly, allenatore dei 19 volte Campioni d’Inghilterra dal 1959 al 1974.
Una figura amatissima dalla piazza e celebre per citazioni come “Molte persone credono che il calcio sia una questione di vita o di morte, io non concordo con questa affermazione. Posso assicurarvi che si tratta di una questione molto, molto più importante”. Una sorta di ambasciatore della passione per il calcio e per il team e che gode anche di una statua fuori dallo stadio.
Subito sotto al cancello troviamo l’aforisma che per antonomasia rappresenta il Liverpool, la Kop e la società nell’immaginario collettivo degli amanti del football: "You'll Never Walk Alone".
La celebre canzone, incisa da Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, diventata simbolo e inno della società.
A completare il tutto:
- “Est 1892”, anno di nascita del club;
- Due fiamme accese, in onore e omaggio alle 97 vittime della strage di Hillsborough del 15 aprile 1989.
Un condensato del DNA di un club che celebra la propria identità tra passato, presente e futuro.
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