Galatasaray-Fenerbahce: molto più di un semplice derby
L’ultimo derby giocato tra Galatasaray e Fenerbache ci ha regalato una coreografia suggestiva da parte dei tifosi di casa ispirata alla Serie tv Netflix “A Squid Game”, raffigurante la vittima sacrificale del gioco con una non casuale tuta dai colori giallo e blu, quelli appunto degli acerrimi rivali del Fenerbache.
Basterebbe questo per far capire la rivalità tra i due club. Come immagine è abbastanza esplicativa. Un’istantanea precisa e chiara, ma non certamente completa. Abbiamo preso spunto da questo per lanciare una nuova rubrica con l’obiettivo di raccontare i derby più accesi del mondo anche attraverso i numeri social.
Istanbul: una città con due anime
Una capitale, una metropoli divisa in due come fossero due mondi contrapposti. Strade ricche di storia e cultura ma anche di problematiche sociali evidenti. Ad ovest la parte più antica, più ricca, influenzata dal mondo occidentale ma dalla forte presenza mussulmana; ad est il “fortino” cristiano del distretto di Fener, la zona moderna della città. Due universi agli antipodi rappresentati al meglio dalle squadre di calcio, custodi di una identità e cultura ben definita, uniti metaforicamente e fisicamente dal ponte di Galata.
Alle origini del derby
Nasce tutto nei primi anni del ‘900. Nel 1905 viene fondato il Galatasaray grazie all’iniziativa di tre allievi della scuola del Palazzo Imperiale di Galata che diedero vita ad una vera e propria polisportiva dai colori arancione e giallo e che avrà nel calcio la sua espressione più diffusa. Solo due anni dopo, nel 1907, in gran segreto, degli studenti universitari di famiglie importanti di Fener, costituirono il Fenerbahce.
Perché in segreto? Perché all’epoca il governo non vedeva di buon occhio qualsiasi forma di associazionismo ed aggregazione, ancor peggio se ispirate da sport di origine inglese. La storia però viene scritta e definita da chi crede nei propri sogni, da chi resiste, da chi ha il coraggio di andare avanti. Grazie a questi studenti oggi possiamo raccontare una rivalità lontana quanto attuale che ha messo di fronte le due diverse anime della città di Istanbul.
Origini di una rivalità antica e folle
In poco tempo le Società sportive divennero luoghi di aggregazione, simboli di appartenenza nella continua “lotta” tra aristocratici e classe media. In questo caso, molto spesso, tra mussulmani e cristiani. Inevitabilmente i club iniziarono a confrontarsi in campo e la rivalità non tardò ad arrivare.
I libri di storia individuano nel 23 Febbraio 1934 la data ufficiale dell’inizio della “guerra sportiva” tra Gala e Fener quando un'amichevole tra le due squadre si trasformò in una vera e propria rissa che segnò la definitiva frattura tra due popoli della stessa terra ma con anima dai sentimenti opposti. Da questo momento in poi ha inizio una rivalità che anno dopo anno, stagione dopo stagione, si alimentò come un fuoco capace di ardere in eterno, qualcuno, infatti, parla di Derby Eterno.
Non un semplice derby
Cosa intendiamo? Non stiamo parlando di una classica stracittadina, siamo lontani dal nostro mondo e da ciò che magari conosciamo o vediamo in campo oggi. Nell’aprile del 1996, l’allora tecnico scozzese del Galatasaray Graeme Souness dopo la Finale di Coppa di Turchia vinta in casa del Fenerbache, ebbe la brillante idea di piantare al centro del campo un'enorme bandiera arancione e gialla per ricordare a tutti chi fosse, almeno quel giorno, il club più forte di Istanbul.
Siamo in Turchia e questo gesto non poteva finire nel dimenticatoio. La risposta dei tifosi del Fenerbahce non tardò ad arrivare. Esattamente due anni dopo, uno dei personaggi della curva “più attivo”, tale Okan Guler, meglio noto come Rambo (il soprannome crediamo possa dire tutto) durante la fase di riscaldamento del derby nello stadio del Galatasaray piantò a sua volta una bandiera gialloblu sul terreno di gioco per cancellare l’umiliazione subita qualche tempo prima.
La differenza fra i due episodi? Nel secondo, il piccolo dettaglio fu che il “Signor Rambo” difese il suo vessillo brandendo un coltello. Forse, in questo caso, è utile tirar fuori l’espressione “Mamma li turchi”. Anche questo è il derby tra Galatasaray e Fenerbahce.
Identità e fanbase
Momenti, episodi e follie che caratterizzano questo derby, che fanno parte nel bene e nel male dei club, della città di Istanbul, della Turchia in generale. Il calcio non è un semplice gioco. La rivalità tra le due squadre non è semplice odio. È una questione culturale, identitaria, dove inevitabilmente nel tempo si sono mescolati sport, politica e religione. Galatasaray e Fenerbahce, dal giorno della fondazione, camminano di pari passo come stessero percorrendo due strade parallele che a volte s’incrociano, nel giorno del derby.
Affermare con fermezza qual è il club più importante di Istanbul è impossibile. A prescindere dai trofei conquistati, ogni squadra ha la sua storia, ha i suoi elementi distintivi che la rendono grande. Per questo, abbiamo voluto, mettere a confronto i dati social per capire, chi tra i due club ha la fanbase più ampia, eleggendo almeno sui social, un vincitore. Cosa abbiamo scoperto?
I numeri social
Abbiamo osservato come i due club siano presenti sulle medesime piattaforme: Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e TikTok. Stile e tone of voice sono molto simili, in alcuni contenuti diremmo identici. Nel piano editoriale per la creazione dei post prevale l’utilizzo delle foto, con alcune grafiche a spezzare la routine e vivacizzare, in particolare, il feed di Instagram.
Abbiamo parlato di come Galatasaray e Fenerbahce siano delle enormi polisportive, tant’è che spesso appaiono sui canali ufficiali news provenienti dalle altre sezioni sportive. A livello di fanbase globale e sulle singole piattaforme prevale quella del Gala, ad eccezion fatta per il numero di iscritti sul canale Youtube ed i follower di TikTok, piattaforma che ha visto sbarcare entrambi i club da pochissimo, dove prevale il sodalizio di Fener.
Questa di seguito la panoramica completa che sancisce la vittoria nel Derby Social del Galatasaray sui rivali del Fenerbahce: