Tutto quello che devi sapere sul Mondiale per club

Format, storia, partecipanti e calendario della FIFA Club World Cup al via, in Marocco, a partire dal primo febbraio.

Da qualche anno il panorama calcistico sta cambiando i propri connotati, allargandosi a vista d’occhio con un aumento palpabile di tornei e premi in palio. Scelta dettata dalla necessità sempre più impellente di aumentare gli incassi della football industry, considerando come ogni nuova coppa porti fisiologicamente con sé proventi da matchday e diritti tv.

Negli ultimi due decenni, infatti, abbiamo assistito ad un arricchimento concreto dell’offerta calcistica televisiva, dato dall’aggiunta, per esempio, di tornei come la UEFA Nations League, la UEFA Europa Conference League e, prima di queste, la FIFA Club World Cup.

Il cosiddetto “Mondiale per club” fa il suo esordio nel 2000 e si presenta come la Coppa del Mondo di riserva, ovvero quella organizzata dalla medesima istituzione, la FIFA, ma incredibilmente distante dai fasti di quella destinata alle squadre Nazionali.

Del torneo nato nel 1930 per volontà di Jules Rimet, infatti, sappiamo praticamente qualsiasi cosa, dai vincitori, alle statistiche e record. Mentre, parallelamente, aleggia sempre un certo velo di mistero attorno alla sua variante giocata dalle società.

Per un format che ricalca la FIFA World Cup e la sua volontà di regalare ai tifosi una coppa dal respiro internazionale, ma che, complice la minore risonanza mediatica e sportiva e le sempre più frequenti modifiche, ha bisogno di un’analisi approfondita per arrivare pronti al 1° febbraio, consci delle sue caratteristiche e delle sue squadre partecipanti.

La nascita del torneo

Il Mondiale per club è un prodotto del calcio degli anni 2000 e di uno sport volenteroso di allargare le proprie vedute, aprendosi sempre più al pianeta e a realtà distanti dalla quotidianità d’informazione. Il torneo ha infatti come obbiettivo quello di dar risalto a tutti i campioni, conosciuti o meno, capaci di primeggiare nelle coppe continentali di riferimento.

Dai vincitori della Champions League europea, a quelli della sua versione asiatica, nordamericana, latino-americana, oceanica e africana.

Una competizione sicuramente accattivante, ma dal pronostico spesso scontato, considerando come la favorita per distacco sia sempre la compagine proveniente dal Vecchio Continente, ambasciatrice di un’Europa che, a livello di club, non è mai stata seconda a nessuna.

Su 18 edizioni, infatti, 14 di queste sono state vinte dalla rappresentante comunitaria ma, nonostante questo dominio marcato sul campo, la FIFA Club World Cup non è mai stata organizzata da un Paese europeo.

Il torneo, nato nel 2000 ma organizzato consecutivamente fino ad oggi appena a partire dal 2005, ha infatti avuto queste cornici ospitanti:

  • Brasile (2000);
  • Spagna (2001, non disputata);
  • Giappone (2005);
  • Giappone (2006);
  • Giappone (2007);
  • Giappone (2008);
  • Emirati Arabi Uniti (2009);
  • Emirati Arabi Uniti (2010);
  • Giappone (2011);
  • Giappone (2012);
  • Marocco (2013);
  • Marocco (2014);
  • Giappone (2015);
  • Giappone (2016);
  • Emirati Arabi Uniti (2017);
  • Emirati Arabi Uniti (2018);
  • Qatar (2019);
  • Qatar (2020);
  • Emirati Arabi Uniti (2021);
  • Marocco (2022).

Solo uno, quindi, il tentativo di organizzare la competizione in Europa, nello specifico a La Coruña nel 2001, peraltro fallito a causa di una combinazione di fattori, il più incidente dei quali fu il fallimento di International Sport and Leisure, sponsor fondamentale per l’occasione e per la FIFA.



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Per il resto si registra un marcato dominio asiatico, con il Giappone primo per distacco per edizioni ospitate (8), seguito a ruota da Emirati Arabi Uniti (5) e il Marocco, attuale ospitante e a quota 4.

Un torneo, quindi, quasi ad appannaggio esclusivo del Sol Levante, per un motivo che affonda le proprie radici nella competizione antecedente a quella in esame. Prima della Coppa del Mondo, infatti, si è celebrata la Coppa Intercontinentale, non ad apertura planetaria, ma disputata, tra il 1960 e il 2004, tra i club campioni in carica d'Europa e del Sudamerica. Poi diventata Toyota Cup, per ragioni prettamente commerciali e interrotta per far spazio al Mondiale.

Sponsorizzazione da parte della casa automobilistica nipponica che ha decretato l’organizzazione del tutto proprio in Giappone fino al 2008 come criterio di continuazione tra i due tornei, per poi passare, a partire dal 2009, alla designazione del Paese, di anno in anno, ad opera della Federazione Internazionale.

La FIFA Club World Cup 2022

Una volta preso atto di come la FIFA Club World Cup altro non sia che la sfida tra i campioni di tutte le confederazioni affiliate alla FIFA, non resta che entrare nei meandri dell’edizione di quest’anno, al via dal 1° febbraio in Marocco.

Seguendo il principio logico alla base della ratio del torneo, le squadre che si contenderanno il trofeo e la patch di campioni del mondo cucita sul petto saranno:

  • Real Madrid (vincente Champions League);
  • Flamengo (vincente Coppa Libertadores);
  • Al-Ahly (finalista della CAF Champions League);
  • Seattle Sounders (vincente CONCACAF Champions League);
  • Auckland City (Vincente OFC Champions League);
  • Wydad Casablanca (vincitore della CAF Champions League);
  • Al Hilal (vincitore dell'AFC Champions League 2021).

Ora, oltre alla considerazione di partenza data dal dare nettamente per favorita il Real Madrid, ciò che colpisce è il numero dei club: 7.

Scelta assolutamente inusuale considerando come i tornei siano sempre caratterizzati da un numero pari di partecipanti. Ma perché?

La motivazione è data dal fatto che, oltre alle realtà capaci di aggiudicarsi il titolo continentale, la celebrazione del tutto è aperta anche ad una squadra del Paese ospitante. E, considerando che le confederazioni fifa sono 6 (UEFA; CAF; CONCACAF; AFC; CONMEBOL; OFC), l’aggiunta di questa comporta il tabellone dispari.

Organizzazione che rappresenta la prassi per il format del torneo, ma che quest’anno presenta dei connotati differenti, considerando come il Marocco sia, al tempo stesso, sia organizzatore che campione africano, grazie alla vittoria del Wydad Casablanca nella passata stagione. Per questo motivo è stata ammessa a partecipare l’egiziana Al-Ahly.

Il calendario 2023

  • Match 1 (1/2/2023): Al Ahly vs Auckland City;
  • Match 2 (4/2/2023): Seattle Sounders vs vincente Match 1;
  • Match 3 (4/2/2023): Wydad vs Al Hilal Sfc;
  • Match 4 (7/2/2023): Flamengo vs vincente Match 3;
  • Match 5 (8/2/2023): vincente Match 2 vs Real Madrid;
  • Match 6 (11/2/2023): finale terzo posto;
  • Match 7 (11/2/2023): FINALE.

L’albo d’oro del torneo

  1. Real Madrid (4);
  2. Barcellona (3);
  3. Corinthians (2);
  4. Bayern Monaco (2);
  5. Liverpool (1);
  6. Chelsea (1);
  7. Internacional (1);
  8. San Paolo (1);
  9. Milan (1);
  10. Manchester United (1);
  11. Inter (1).


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