Ramón Sánchez Pizjuán: lo stadio della finale di Europa League

Lo stadio intitolato all'ex Presidente del Sevilla torna ad accogliere una finale europea dopo trentasei anni dall’ultima volta, rimarcando con forza il proprio particolare legame con la seconda competizione per club continentale.

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Si giocherà a Siviglia l’ultimo atto dell’edizione 2021/22 della UEFA Europa League. Il teatro della sfida fra Eintracht Francoforte e Rangers sarà lo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán.

Siviglia è l’unica città spagnola in cui si sono giocati gli atti conclusivi dell’UEL/Coppa Uefa.

La prima volta accadde nel 2003, con la partita fra Porto e Celtic allo Stadio Olimpico de la Cartuja; per questa seconda occasione, invece, è stato scelto il Ramón Sánchez-Pizjuán.

Questo primato decadrà però nel 2025, quando il Nuovo San Mames di Bilbao sarà la cornice della finale.

La capitale andalusa, peraltro, è la città con più trofei vinti: proprio i 6 del Sevilla, che con la vittoria del 2020 ha staccato i 5 di Madrid (3 successi per l'Atletico, 2 per il Real).

Il grande restyling del 2015

Nel corso della sua storia, l’impianto, ideato nel 1956 e inaugurato due anni dopo, è stato più volte oggetto di ammodernamenti. Il completamento dello stadio è avvenuto in realtà nel 1975 con il termine dei lavori riguardo le tribune nord e sud.

Già nel 1982, però, ci furono degli interventi sul Sánchez-Pizjuán in vista dei Mondiali di Spagna.

Uno dei principali cambiamenti riguardò la capienza: dai 70.329 spettatori originari si scese a 66mila, ulteriormente rimodulati in 42.714 nel 1998, secondo le richieste UEFA di dotare gli stadi di soli posti a sedere.

Il più importante e corposo restyling, però, venne effettuato sette anni fa.

Nel 2015 si scelse di dare una fortissima rinfrescata all’arena andalusa, permettendole di ottenere lo standard UEFA 4, conditio sine qua non per ospitare le finali di Champions ed Europa League.

Di grande impatto fu il lavoro sull’impianto luminoso del Ramón Sánchez Pizjuán, sia interno che esterno.

Il club stipulò un accordo con Philips Lighting: lo stadio è stato dotato di 360 proiettori di generazione Led ArenaVision 2 e 8 Vari-Lite VL6000 robotico per l'illuminazione di intrattenimento.


 


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L'intera infrastruttura è controllata da un sistema di rete e da una console di illuminazione Philips NEO. Anche l’esterno dell’impianto è stato dotato di luci che donano alla rinnovata facciata un’impronta molto elegante.

Infine, si è intervenuto per la riqualificazione dei chioschi di ristoro e dei bagni, la sostituzione delle recinzioni con pannelli vitrei, il rinnovamento dello spogliatoio della squadra ospite e della terna arbitrale e l'installazione di due nuovi tabelloni luminosi.

Anche la capienza è stata ulteriormente ritoccata verso l’alto, con un’espansione per la tribuna est inferiore che ha permesso l’aggiunta di un migliaio di sedute, per un totale attuale di 43.883 posti.

Il club ha già in programma un’ulteriore serie di interventi, che faranno lievitare nuovamente la portata dell’impianto fino a 48mila persone.

La seconda finale europea dopo la Champions

Quella fra Eintracht e Rangers non sarà la prima finale ospitata nello storico stadio andaluso.

Il 21 aprile 1986 il Sánchez-Pizjuán ospitò l’ultimo atto della Coppa dei Campioni, oggi UEFA Champions League.

A contendersela furono Steaua Bucarest e Barcellona davanti a 70mila spettatori e i tempi regolamentari non bastarono a decretare il vincitore. Ai rigori furono i rumeni ad aggiudicarsi il trofeo più ambito d’Europa, a dispetto di un pronostico che voleva favoriti i blaugrana.

Il Sánchez Pizjuán diventerà dunque il primo stadio spagnolo ad aver ospitato sia la finale di Champions che di Europa League, particolarità che pochissimi impianti hanno a livello continentale fra cui il Parco dei Principi, lo Stadion Feijenoord e l’Amsterdam ArenA.

Omaggio alla memoria

Lo stadio è intitolato a Ramón Sánchez-Pizjuán.

Fu presidente del Siviglia per ben 17 anni e fu proprio lui, negli anni 50, a voler donare al club e alla città un nuovo stadio, che sostituisse l’ormai inadeguato Nervión, nome dell’omonimo quartiere in cui sorgeva la vecchia struttura.

Purtroppo, però, Ramón non riuscì a vedere compiuta l’opera: il Presidente, che durante il suo mandato vinse tre Coppe del Re, morì prematuramente il 20 ottobre del 1956, due mesi prima della posa della prima pietra dello stadio che poi gli venne intitolato.


 


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Un’altro degli appellativi con cui è noto è “La Bombonera”, derivante dalla forma e del calore che si vive all’interno.

Tuttavia, a Siviglia, per differenziarsi con il celebre stadio del Boca Juniors, è stato integrato il nome del quartiere: “La Bombonera de Nervión”.

Scheda

  • Nome stadio: Estadio Ramón Sánchez Pizjuán;
  • Proprietario: Sevilla FC;
  • Inaugurazione: 7 settembre 1958;
  • Ristrutturazione/i: 1975, 1982, 1998;
  • Capienza: 43.883;
  • Beneficiari: Sevilla FC.

 


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