Perché molte squadre inglesi hanno la denominazione "United"?
Agli occhi degli appassionati, il calcio inglese rappresenta da sempre la Delfi di questo sport.
La Premier League, ma tutto l’emisfero calcistico britannico, presentano infatti una serie di caratteristiche assolutamente uniche, capaci di attribuire a tutto il movimento oltremanica un fascino impareggiabile.
Storia, impianti, organizzazione, ricchezza e grandezza hanno finito col rendere i tornei inglesi catalizzanti e appassionanti, al punto da attirare tifosi ed interessati in ogni parte del mondo.
Per tutti questi aspetti il football è molto conosciuto nei suoi dettagli. Dati dalle rivalità, dai colori sociali e dai cori. Dal You’ll Never Walk Alone del Liverpool, famosissimo, all’I’m Forever Blowing Bubbles del West Ham.
Fino alle sue stelle, passate e presenti. Cantona, Henry, Lampard, Gerrard, Scholes, De Bruyne. E tantissimi altri, a formare una costellazione di stelle che hanno scritto la storia di questo sport e disegnato indelebilmente l’infanzia di milioni di tifosi.
Tuttavia, uno degli aspetti più affascinanti della Premier League è il saper continuare a sorprendere, nonostante si ritrovi sotto la lente d’ingrandimento di media e appassionati ormai da 30 anni.
Vi sono infatti ancora alcuni aspetti ai quali non abbiamo mai pensato, pur nominando all’infinito i nomi delle squadre britanniche. Manchester United, West Ham United, Newcastle United, quante volte capita di parlarne conversando di football?
Ma, nel farlo, ci siamo mai domandati perché tutte, e con esse altre 10 squadre, presentano l’appellativo “United” nel nome?
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Perché viene usata la denominazione "United"
In Inghilterra regna da sempre una forma mentis tarata sul dare incredibilmente valore al passato mantenendo salde le tradizioni. Sempre e in qualsiasi contesto, da quello normativo a quello calcistico.
Per questo motivo nel football mai nulla è casuale. Mai nessuna scelta cromatica, del logo e, soprattutto, del nome. Il biglietto da visita di un club, capace di portarne in seno caratteristiche e passato.
Un modo di pensare centrale e nazionale che finisce quindi con l’accomunare più piazze contemporaneamente.
Questo è sicuramente il caso della scelta della denominazione “United” nei nomi delle squadre partecipanti ai campionati inglesi. Portando addirittura a 13 la conta delle squadre che lo presentano.
Ma quale è il motivo? Quali sono le sue origini?
L'adozione di United solitamente ha come finalità quella di indicare la fusione di due o più club, attraverso quel processo tarato sul portare nuovi membri e soci ad unirsi sotto un’unica bandiera, superando le rivalità.
In epoca Vittoriana, in Inghilterra queste situazioni erano molto comuni.
E il tutto accadeva per ragioni spesso strategiche. I club potevano sfuggire ai debiti in sospeso, creando nuove situazioni che permettessero loro di ricominciare da zero.
E, allo stesso tempo, con l’avvento del professionismo, e con esso il fisiologico aumento dei costi del football, divenne necessario dar sempre più importanza all'autosostenibilità.
Così, ad esempio, quando si ritenne la liquidità non fosse sufficiente per mantenere due grandi squadre di calcio a Rotherham, il Rotherham Town e il Rotherham County nel 1925 si fusero per formare il Rotherham United.
Il tutto seguendo l’esempio dello Sheffield United, la prima squadra ad optare per questo acronimo nel 1854.
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Il Newcastle United
Un esempio molto interessante è dato dal Newcastle United.
I Magpies devono il proprio nome ad una situazione piuttosto particolare e controversa, data dall’unione tra Newcastle West End e il Newcastle East End.
Il West End, realtà della città che giocava le proprie partite casalinghe nell’iconico St James' Park, conobbe, alla fine della stagione 1891-92, una profonda crisi finanziaria tale da portare John Black e William Neasham, membri del comitato del club, a rivolgersi all’altra squadra di Newcastle, quella ad Est (East, in inglese), col fine di unire le forze.
Una volta raggiunta la fusione, bisognava scegliere il nome. Furono avanzate diverse proposte, tra le quali Newcastle Rangers, Newcastle FC, Newcastle City e City of Newcastle, ma la maggioranza optò proprio per Newcastle United, omaggiando l’unione, appunto, tra est ed ovest.
Il caso più famoso, il Manchester United
Senza nulla togliere alle altre realtà inglesi, quella che senza dubbio gode di maggior appeal a livello mondiale è data dal Manchester United.
Gli odierni Red Devils nascono come Newton Heath, una società fondata nel 1878 dai lavoratori della Lancashire and Yorkshire Railway Company (LYR), il cui deposito di carrozze e vagoni era situato nel centro della città di Manchester.
Da questo derivava quindi la scelta del nome della squadra antesignana dei Diavoli Rossi.
I primi anni di questa squadra furono davvero complessi. Fu infatti la prima a retrocedere dalla First Division e, soprattutto, viveva una condizione finanziaria pessima.
Così, per evitare il fallimento, le figure apicali del Newton Heath iniziarono a pensare a delle strategie per uscire dalla crisi.
Fu tuttavia il capitano dell’epoca, Harry Stafford, a dare il via alla svolta grazie a delle conoscenze con degli imprenditori interessati all’acquisizione del club. E uno degli aspetti della trattativa fu anche quello di cambiarne il nome.
Il vicino Ardwick FC aveva da poco cambiato nome in Manchester City, portando i nuovi proprietari degli Heathens a ritenere di dover dare anch’essi un nome più ridondante alla squadra, stringendo il legame con la città di Manchester.
Furono proposti Manchester Central e Manchester Celtic, ma vennero entrambi bocciati in favore di Manchester Newton Heath, nome che ben presto passò col diventare Manchester United.
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Tutte le squadre con United nel nome
- Cambridge United;
- Carlisle United;
- Colchester United;
- Leeds United;
- Manchester United;
- Newcastle United;
- Oxford United;
- Peterborough United;
- Rotherham United;
- Scunthorpe United;
- Sheffield United;
- Southend United;
- West Ham United.
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