Perché la Supercoppa Italiana si gioca a Riyadh

L’accordo che ha portato la Supercoppa in Arabia Saudita rientra nel progetto di espansione del paese arabo Vision 2030. Questa sarà l’ultima edizione, ma la Lega Serie A sta già negoziando un nuovo accordo per restare a Riyadh.

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Mancano ormai poche ore a quella che sarà la terza e ultima edizione della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita.

Al King Fahd International Stadium di Riyadh il Milan e l’Inter si contenderanno il trofeo giunto alla sua 35° edizione.

L’edizione 2022 avrà un montepremi totale di circa 7,5 milioni di euro che verranno divisi per il 90% tra i due club partecipanti e il restante 10% andrà nelle casse della Lega Serie A organizzatrice dell’evento. Le edizioni in Arabia Saudita sono frutto di un accordo di collaborazione triennale siglato nel 2018 tra la Lega e il Ministro dello sport saudita per portare tre edizioni del trofeo tra i campioni d’Italia e i campioni della Coppa nazionale nel paese arabo per una cifra totale di circa 23 milioni di euro.

L’ultima edizione avrebbe dovuto essere quella del 2020 ma la pandemia mondiale ha riportato il trofeo per due edizioni in Italia, per poi tornare a Riyadh per questo ultimo atto.

Vison 2030

L’accordo con la Lega Serie A per la Supercoppa rientra nel progetto Vison 2030 dell’Arabia Saudita.

Questo progetto è stato lanciato nel 2016 dal principe ereditario Mohammad bin Salman Al Sa'ud con l’obiettivo di ridurre la dipendenza del paese dal petrolio diversificando la sua economia e sviluppando diversi settori tra cui il turismo e lo sport.

Gli obiettivi chiave di Vision 2030 includono il rafforzamento delle attività economiche e di investimento, l'aumento del commercio internazionale non petrolifero e la promozione di un'immagine più “occidentale” della nazione nonché la sua internazionalizzazione. Il tutto finanziato da un Fondo comune che solo per lo sport ha già investito 2,3 miliardi di euro.



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Oltre all’acquisto del Newcastle da parte del PIF - Public Investment Fund, l’arrivo di Cristiano Ronaldo all’AL Nassr e vari attività di partnership nel mondo del calcio, l’Arabia Saudita ha investito nella Formula 1, portando una tappa del Gran Premio in Arabia, e in alcuni eventi internazionali di boxe e MMA organizzati nel paese saudita.

Tra le varie attività la ciliegina sulla torta degli investimenti nel mondo del calcio sauditi riguarda la candidatura ad ospitare, insieme all’Egitto e alla Grecia, la FIFA World Cup 2030.

Il torneo spagnolo

La prima organizzazione calcistica a rivoluzionare il progetto Supercoppa per approdare in Arabia Saudita è stata la Spagna.

L’anno successivo alla partnership tra la Serie A e l’Arabia Saudita, anche la Real Federacion Española de Futbol (RFEF) ha scelto di portare la Supercoppa spagnola in Arabia Saudita rivoluzionando però, per esigenze economiche e di spettacolo, il formato.

La rivoluzione voluta dal presidente federale Rubiales è stata l'introduzione del nuovo formato a quattro squadre.



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Oltre alle vincenti di Liga e Copa del Rey sono state inserite in un mini torneo anche la finalista della coppa nazionale e la squadra classificatasi seconda in campionato. L'intento principale della modifca è quello di aumentare la competitività della manifestazione da anni troppo ferma al dualismo Real-Barca, ma soprattutto giustificare i 320 milioni di euro in 10 anni che l’Arabia Saudita ha deciso di investire nella competizione.

Per i club spagnoli la sola partecipazione prevede un incasso di 800 mila euro (semifinalisti), il secondo classificato guadagnerà circa 1,4 milioni e il campione 2 milioni di euro. Da queste cifre sono esclusi altri bonus presenti negli accordi (biglietteria, attività commerciali) che aumentano le cifre differenziando tra i vari club.

La Supercoppa potrebbe rimanere in Arabia Saudita

Come detto in precedenza, questa sarà l’ultima edizione della Supercoppa in Arabia Saudita.

Ma secondo alcune indiscrezioni raccolte da Social Media Soccer, presente a Riyadh per l’evento, la Lega Serie A ha già avviato le trattative per far restare il torneo in terra saudita per altre edizioni, come successo per il torneo spagnolo.

Lo scorso settembre il governo saudita avrebbe avanzato un’offerta di circa 138 milioni di euro per ospitare il torneo fino al 2029.



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La Lega per questo motivo ha intavolato le trattative per un nuovo accordo che comprenderebbe un “pacchetto” di edizioni della Supercoppa a cifre superiori a quelle attuali e vicine all’offerta presentata a settembre, lontane però a quelle ottenute dalla RFEF.

Il nodo della chiusura dell’accordo sembrerebbe sia la richiesta avanzata dall’Arabia Saudita di ristrutturare il nuovo format del torneo. Il governo saudita infatti avrebbe richiesto alla Serie A di innovare il format della competizione allargandolo come nel nuovo modello spagnolo, così da aumentare la competitività ma soprattutto la spettacolarizzazione dell’evento con più club e più gare.



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