L’Astronave di Bari torna in Serie B: 11 mln di euro per il San Nicola
La Serie B riaccoglie Bari. I galletti di Michele Mignani hanno tagliato a Latina il traguardo del ritorno in cadetteria, a quattro anni da quel fallimento che condannò la squadra del capoluogo pugliese alla ripartenza dai dilettanti.
Il secondo livello del calcio italiano, oltre ai colori biancorossi, ritroverà nella prossima stagione anche uno degli stadi più affascinanti: il San Nicola.
L’Astronave, come la soprannominò Renzo Piano, l’uomo che la progettò, subirà svariati interventi in estate, per presentarsi al meglio ai nastri di partenza del campionato di Serie B 2022/2023.
Controversie e perplessità
Costruito per Italia ’90, il San Nicola ha sempre destato una grossa perplessità: la sua capienza.
Spesso l’impianto è stato considerato fin troppo grande in confronto al bacino d’utenza di una comunque appassionata piazza come quella di Bari, che quest’anno ha viaggiato ad una media di circa 9mila spettatori a partita, con il picco nei 24332 nel derby contro la Fidelis Andria.
Gli oltre 58mila posti sono sempre apparsi eccessivi, così come la pista d’atletica da otto corsie voluta dal CONI in sede di progettazione ben presto è diventata più un problema che una risorsa.
Il tempo, poi, ha logorato in maniera severa lo stadio, strappando letteralmente via i famosissimi petali voluti da Renzo Piano che componevano la copertura della struttura.
Le intemperie, unite alla poca manutenzione dei teli che la componevano, avevano privato il San Nicola della gran parte dei petali già a partire dagli anni duemiladieci. Nel 2019, il Comune di Bari aveva optato per la rimozione dei superstiti per questioni di sicurezza.
Dal 2021 si parla di iniziative per far sì che questi petali rifioriscano: con la promozione del Bari in Serie B sembra che i tempi siano divenuti finalmente maturi.
A presentare il conto dei trent’anni d’attività è stato anche il terreno di gioco: già in questa stagione, il prato del San Nicola è apparso al limite della praticabilità in diverse occasioni, specie quando su Bari è caduta pioggia abbondante.
Ecco perchè il Comune, per l’estate in arrivo, ha predisposto un restyling profondo dell’Astronave.
Interventi e ristrutturazioni
Sono già in corso i lavori per la sostituzione dei seggiolini in tutto lo stadio, partiti qualche settimana fa.
Si tratta della seconda fase dei lavori, dopo quelli svolti nel 2020 che riguardarono il rinnovamento delle sedute nella tribuna Est, nel settore ospiti e nella Ovest superiore.
In questa circostanza si è partiti dalla curva Sud, al momento inutilizzata, mentre a campionato terminato si lavorerà su quelli in curva Nord, Ovest inferiore e le tribune d'Onore e stampa.
Circa 30mila le sedute da riposizionare, che saranno tutte di colore bianco e rosso, i colori social del club oggi di proprietà della famiglia De Laurentiis. Il patron ha lanciato l’idea di mettere all’asta i sedili rimossi e destinare il ricavato alla popolazione ucraina colpita dalla guerra.
Un massiccio intervento riguarderà, come detto, il campo da gioco. Già in questa stagione il manto erboso ha retto a fatica, con la Lega Pro che a marzo ha evidenziato il problema con una lettera al Comune. Verrà completamente rifatto l’impianto di drenaggio, su cui mai si è operato sin dalla sua istallazione nel 1990.
L’operazione, dal costo di 800mila euro, prenderà il via in estate ma non sarà semplice incastrare le date, visto che al San Nicola sono previsti due grossi concerti fra il 22 giugno (Ultimo) e il 3 luglio (Vasco Rossi). Il rinnovamento riguarderà anche i tabelloni luminosi posti all’apice delle Curve Nord e Sud.
Quelli vecchi, montati nel 2007 in sostituzione di predisposti per Italia ’90, saranno rimossi per far posto a dei modelli a Led di ultima generazione. A proposito di led: sono in arrivo anche degli upgrade ai fari del San Nicola, fondamentali per ottenere l’omologazione per la Serie B.
Infine verranno installati 52 nuovi teli che restituiranno allo stadio progettato da Renzo Piano l’originaria copertura. Quella che tornerà a rivestire il tetto del San Nicola sarà composta di membrana PTFE: la stessa di altri importanti stadi nel mondo, come la O2 Arena di Londra, il Vélodrome di Marsiglia e il Maracanã di Rio de Janeiro.
La durata stimata è di un trentennio. Quest’opzione è stata preferita rispetto ad una sì meno onerosa, ma anche meno duratura nel tempo. Il ripristino dei petali sarà l’ultima delle operazioni che si concluderanno, visto che si è stimata una tempistica di circa un paio d’anni.
La totalità dei lavori previsti dal piano di restyling varato dalla giunta Decaro costerà circa 11,5 milioni di euro, tutti a carico dell’Amministrazione Locale.
Potenzialità inespresse
Quello di Bari è uno stadio che in realtà vanta diverse potenzialità non sfruttate degnamente. In primis, nonostante la grandezza dell’impianto, non vi sono attività commerciali di rilievo al suo interno eccetto lo store della squadra biancorossa e l’area hospitality attiva durante le gare.
Un peccato mortale, vista la mole di pubblico che affluisce al San Nicola, se non altro per le partite domenicali. In cantiere, da tempo, vi è poi la realizzazione di un museo sulle maglie del club.
Ci sono, infatti, diverse associazioni cittadine che si occupano di preservare le divise storiche del Bari, che a più riprese hanno rilanciato l’idea di metterle in mostra in un’apposita area del San Nicola. Fino ad oggi, tuttavia, non sono state ascoltate.
Come San Siro e Olimpico
Eppure, l’Astronave non è solo un impianto affascinante. Vanta un primato non indifferente, ovvero l’essere uno dei tre stadi italiani ad aver ospitato l’atto finale della Coppa dei Campioni, oggi Champions League.
L’anno successivo al Mondiale del 1990, infatti, la UEFA decise di assegnare al nuovo stadio barese la finale della corrente edizione della massima competizione continentale per club.
Il 29 maggio 1991 il San Nicola fu dunque teatro della sfida fra Stella Rossa e Olympique Marsiglia, vinta per 5-3 ai rigori dalla squadra di Belgrado di fronte a 60.000 spettatori.
Quello di Bari è inoltre lo stadio più grande ad aver mai ospitato una partita del massimo campionato dilettantistico italiano, in riferimento all’annata in cui la neonata SSC Bari giocò in Serie D.
Scheda
- Nome stadio: Stadio San Nicola;
- Proprietario: Comune di Bari;
- Inaugurazione: 3 giugno 1990;
- Ristrutturazione/i: 2022;
- Capienza: 58.270;
- Beneficiari: Bari (1990-oggi).