La particolarità dello sponsor tecnico dell’Union Saint-Gilloise

Il club belga, protagonista a sorpresa in Europa League, veste un kit dallo sponsor tecnico totalmente inedito, lanciato dalla stessa società e in omaggio ad una propria squadra del passato.

Immagine articolo

Dopo settimane di attesa esasperante è finalmente tornato il calcio europeo, ora più che mai nella sua fase clou con i quarti di finale di Champions, Europa e Conference League.

La straordinaria quantità di sei squadre della Serie A coinvolte, inoltre, calamita l’attenzione di noi italiani, nell’attesa e nella speranza di capire se davvero ci sia una possibilità per i club del nostro Paese di salire sul gradino più alto del podio di competizioni così prestigiose.

Per scoprirlo e ingannare l’attesa, prima ancora di accendere il televisore o entrare allo stadio, il primo step è quello dato dall’analizzare tabelloni e accoppiamenti, per fantasticare ipotetici scenari e match da dentro o fuori che possano valere un’intera stagione.

Fino ad imbattersi in un’autentica sorpresa, capace, come se tutto non fosse già abbastanza elettrizzante, di connotare il tutto anche di curiosità. Oltre all’exploit dello Stivale, infatti, soffermandosi su quella che una volta era la Coppa Uefa, non si può fare a meno di notare una piazza, onestamente, mai sentita prima: il Royale Union Saint-Gilloise.

La cenerentola dell’Europa League in mezzo a giganti come Juventus, Roma, Manchester United, Sporting Lisbona, Feyenoord, Siviglia e Bayer Leverkusen, già mattatrice della ben più quotata Union Berlin, quest’anno ai vertici della Bundesliga.

Per una stagione che si sta dimostrando essere davvero da sogno per la banda allenata da Karel Geraerts, con un secondo posto nella Jupiler Pro League belga con decine di punti davanti a istituzioni locali come Club Brugge, Standard Liegi e Anderlecht e la possibilità di staccare il pass per entrare tra le migliori 4 del torneo.

Ma, a livello di sorprese, non è affatto finita qui perché sull’inconfondibile divisa gialla e blu degli Unionisti compare anche uno sponsor tecnico che non solo non si è mai visto prima, ma che è anche autoprodotto dallo stesso club.

La storia dietro allo sponsor tecnico

Se dopo questo incipit vi siete già fiondati sul sito ufficiale del Royale Saint-Gilloise per accedere allo store, avrete sicuramente notato il brand Union Soixente, inglesizzato poi Union Sixty.

Detta così, se non si è tifosi della squadra, questa informazione lascia abbastanza indifferenti, ma se si analizza la storia del club il tutto acquisisce un certo fascino.

Union 60, questa la traduzione dall’inglese all’italiano, non è il classico sponsor tecnico, l’azienda che ha deciso di investire nel calcio per acquistare visibilità.

È infatti il marchio di attrezzature e abbigliamento lanciato dallo stesso Saint-Gilloise per celebrare il proprio anniversario ed una squadra che ha scritto la storia dei gialloblù.

La stagione 2022/23 consacra il 125° anniversario del club, realtà vantante 11 campionati belgi, ma avente negli anni ’30 il proprio punto di riferimento calcistico e nostalgico.

Nello specifico il triennio che va dal 1933 compreso sino al 1935 quando, grazie alle prestazioni del capitano Jules Pappaert, la piccola società di Saint-Gilles, città sita nell’area metropolitana di Bruxelles, riuscì ad aggiudicarsi ben 3 titoli nazionali consecutivamente, inanellando 60 partite di fila da imbattuti.

Gesta passate alla storia che sono valse proprio l’acronimo di Union 60, a monito degli invincibili di quel periodo così lontano, ma affettuosamente così vicino.

Momenti indimenticabili che non potevano non rappresentare il cuore di questo compleanno così importante, al punto da spingere i dirigenti e il proprietario Tony Bloom a dar vita ad un proprio marchio, totalmente dedicato alla storia.

Questa estate, durante la presentazione ufficiale del kit gara home 2022/23, infatti, era possibile leggere queste dichiarazioni sul sito ufficiale del Royale Saint-Gilloise: “È arrivata la nostra nuova maglia home! È la prima del nostro marchio interno Union Sixty. Abbiamo scelto la tradizionale maglia gialla con maniche blu, pantaloncini blu e calzettoni gialli. Il nostro sponsor Lotto è presente anche sul davanti della maglia e sulla manica destra.

Con la Union Sixty rendiamo omaggio alla storica squadra che rimase imbattuta per sessanta partite tra il 1933 e il 1935”.

Per poi aggiungere: “La stagione 2022-2023 è dedicata al nostro 125° anniversario come club. Come tributo alla nostra storia, stiamo lanciando il nostro marchio di abbigliamento, Union Sixty. Questo nome si riferisce alla nostra storica striscia di 60 partite imbattute tra il 1933 e il 1935. I giocatori giocheranno la prossima stagione con questo nuovo marchio sulle maglie e sui kit di allenamento.

‘Presidente, non perderemo più nessuna partita’, furono le parole che il capitano Jules Pappaert rivolse al presidente Joseph Mariën. Il resto fa parte della storia del calcio belga e internazionale. Una serie record di sessanta partite senza sconfitte in tre stagioni e tre campionati consecutivi.

Con Union Sixty, rendiamo omaggio a questa serie di partite leggendarie e alla squadra che le ha concatenate. I nostri giocatori si evolveranno nella prossima stagione con questo nuovo marchio sulle maglie e sulle tenute di allenamento”.

Scelta veramente inedita che supera la classica concezione di maglia celebrativa e che si spinge addirittura nei meandri della sponsorship. Come se l’Inter realizzasse un kit grazie ad un proprio ipotetico sponsor “Triplete”, il Milan grazie a “7 Champions” e il Napoli “Diego Armando Maradona”, tanto per citare tre piazze coinvolte nella massima campagna europea di quest’anno.



LEGGI ANCHE:

PERCHÈ L'ULTIMA MAGLIA AZZURRA DI ADIDAS NON AVEVA IL LOGO



Per una nostalgia ed un romanticismo piuttosto insoliti nella moderna football industry, tali da indurre i cultori del calcio che fu a sperare in un ulteriore passaggio del turno e, chissà, una vittoria finale. Per aggiungere un altro tassello a quegli invicibili, ma 90 anni dopo.



ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com

Da non perdere