Il club friulano è da anni un modello italiano per quanto riguarda il calciomercato. Una società capace di totalizzare plusvalenze in ogni stagione, grazie anche ad un grande lavoro di scouting.
Il calciomercato è il periodo dell’anno calcistico in cui ogni società rivela la propria capacità nella programmazione e nella costruzione di una rosa.
Un processo fondamentale che si costruisce su diversi passaggi essenziali.
Dal sistema di scouting con il fine chiaro di trovare, prima di tutti, i migliori talenti per impreziosire la squadra e, poi, il decidere come organizzare le cessioni.
Il tutto in modo da totalizzare delle plusvalenze tali da irrorare le casse societarie e poter ricominciare il processo.
Tutte le piazze ci provano, ma non tutte ne sono capaci.
Sono infatti strategie che portano ai risultati sperati solamente se condotte da direttori sportivi e da proprietà all’altezza, adeguatamente competenti, da prendere sempre le decisioni più opportune e razionali.
Una delle società che, meglio di tante, vi riesce è sicuramente l’Udinese.
I friulani gestiti da Giampaolo Pozzo, infatti, si dimostrano di anno in anno come una delle realtà in assoluto più capaci e lungimiranti.
Caratteristiche che rendono Udine un via vai di grandi giocatori. Totò Di Natale, Handanovic, Sanchez, Cuadrado. Un elenco davvero vastissimo che denota come gli addetti ai lavori dei Bianconeri siano sempre sul pezzo nell’acquistare e poi rivendere atleti. Analizziamo i migliori colpi in uscita.
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L’ultimo grande colpo di Pozzo è la recente cessione di Udogie, passato ai londinesi del Tottenham per 18 milioni di euro, seguendo il trasferimento in uscita, sempre in questa finestra di mercato, anche di Molina all’Atletico Madrid.
Analizziamo la top10 della storia dei friulani.
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