La holding guidata dal Manchester City è attualmente la più grande del panorama calcistico mondiale. Un modello multi-club che in poco tempo ha raggiunto quasi tutti i continenti. Ecco le figure manageriali dietro al gruppo.
Da qualche mese il modello di business multi-club si allargato anche nel calcio italiano.
Uno dei primi “inventori” è stato Giampaolo Pozzo che con la sua Udinese, il Watford e in principio il Granada, ora passata ai cinesi del Desports Group, aveva iniziato ad avviare questo tipo di business calcistico nel 2009.
Un altro gruppo calcistico operante in Italia è 777 Partners, fondo americano proprietario del Genoa, del Red Star FC e del Vasco da Gama tra le altre.
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Ma uno dei gruppi principali che è riuscito ad imporsi in meno di dieci anni dalla sua fondazione, arrivato anche in Italia la scorsa estate, è il City Football Group (CFG).
La holding guidata dal Manchester City dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, membro della famiglia reggente di Abu Dhabi, grazie ad una programmazione a lungo termine e a partnership strategiche sia per quanto riguarda il lato tecnico che quello del management, è riuscita ad avere un impatto notevole sulla gestione e amministrazione di un club calcistico, creando un vero e proprio modello.
Non è un mistero che questo tipo di modello sarebbe dovuto, o potuto nascere, in Catalogna più precisamente nel Futbol Club Barcellona, dove Ferran Soriano tra il 2003 e il 2008 ricopriva la carica di vicepresidente del club sotto la prima gestione di Joan Laporta.
Inizialmente Soriano iniziò questo tipo di approccio avviando varie Academy in giro per il mondo esportando il modello di allenamento della Cantera del Barcellona, che negli anni è riuscito a portare notevoli risultati sia per quanto riguarda il capitale umano, con l’esplosione di numerosi calciatori d’élite, sia per i trofei poi conseguiti sul campo.
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Il manager spagnolo si accorse subito però che questo tipo di investimento poteva allargarsi a tutti gli altri settori che fanno parte della struttura societaria di un club, dal marketing alla comunicazione fino a creare un vero e proprio modello di business.
Proprio per questo propose a Laporta la sua visione di gestione di un club calcistico, nel quale la collaborazione con uno scambio continuo di know-how tra realtà calcistiche con sede in nazioni differenti sarebbe riuscito ad imporsi come un nuovo innovativo modello di business e avrebbe portato i risultati che gli azionisti e i tifosi del Barça si aspettavano.
Respinta la proposta dal Barcellona con annesse dimissioni, Soriano ha proposto lo stesso progetto allo sceicco Mansour proprietario del Manchester City.
In nove anni il City Football Group è presente con una quota all’interno dei CDA di 12 club calcistici nel mondo, in due è partner attivo nella gestione-amministrazione attraverso partnership strategiche e progetti specifici.
La crescita iniziale del CFG si è concentrata su squadre che condividevano un'identità comune e un marchio associato, che si allineava con l'identità tradizionale del Manchester City, chiave per aiutare il club inglese a costruire la sua rete al di fuori del Regno Unito.
Classe 1970 lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan è un membro della famiglia reale di Abu Dhabi e un uomo d'affari con interessi globali.
Si è formato tra Abu Dhabi e gli Stati Uniti. Appassionato di sport in cui ha plasmato i suoi interessi commerciali.
Prima dei Citizens ha iniziato ad interessarsi di calcio con l'Al Jazira Football Club di Abu Dhabi, club di cui è tutt’ora presidente.
In qualità di proprietario dell'Abu Dhabi United Group ha acquisito nel 2008 del Manchester City Football Club e nel 2013 ha dato vita al City Football Group, che possiede per l’81% attraverso la Newton Investment and Development LLC, con una significativa partecipazione di minoranza detenuta da Silver Lake (18%) e China Media Capital (1%).
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È azionista della Abu Dhabi Media Investment Corporation che possiede The National, il quotidiano in lingua inglese di Abu Dhabi, e Sky News Arabia.
È vice primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, ministro degli affari presidenziali e membro del Consiglio supremo del petrolio. Nel 2017 è diventato vicepresidente di Mubadala Investment Company, uno dei più grandi fondi di investimento statali al mondo. ll patrimonio dello sceicco Mansour è stimato in circa 19 miliardi di euro.
Al Mubarak è il diretto collaboratore dello sceicco Mansour.
È il presidente del City Football Group e presidente di alcuni dei club del gruppo:
Inoltre è amministratore delegato del gruppo di Mubadala Investment Company, ricopre anche il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di: Emirates Nuclear Energy Corporation; Abu Dhabi Commercial Bank; Emirates Global Aluminium.
Siede nel consiglio di amministrazione della Abu Dhabi National Oil Company ed è anche membro del consiglio di fondazione della New York University. È stato nominato nel 2017 e 2018 uno dei 100 arabi più influenti e potenti del mondo.
Martin Edelman è uno dei manager presenti fin dall’arrivo dei fondi di Abu Dhabi a Manchester.
È membro del CDA dei Citizens dal 2008 e vicepresidente dei New York City FC, uomo di riferimento per il mercato nordamericano e le attività in questa area del CFG. Americano con una grande esperienza in operazioni immobiliari internazionali, fusioni societarie e acquisizioni.
Altra figura di riferimento è Simon Pearce, australiano dal 2006 è entrato a far parte dell'Autorità per gli affari esecutivi di Abu Dhabi e attualmente ricopre il ruolo di consigliere speciale del presidente.
Pearce ha iniziato lavorando nella società di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, collaborando con clienti come Nicolai Ceaucescu, Blackwater e Union Carbide. Fa parte del board del Manchester City dal 2008 ed è anche vicepresidente del Melbourne City FC. È anche membro del CDA di Abu Dhabi Motorsports Management, sede del Gran Premio di F1 Etihad Airways Abu Dhabi.
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John MacBeath è un dottore commercialista con una vasta esperienza commerciale internazionale nei settori dell'industria petrolifera e del gas e aerospaziale. Fa parte del board del City dal 2010 di cui ha ricoperto anche la carica di amministratore delegato ad interim da settembre 2011 a settembre 2012.
C’è anche un italiano nel board del CFG si tratta di Alberto Galassi.
Amministratore delegato di Ferretti Group, multinazionale della cantieristica navale e leader nella nautica di lusso, avvocato specializzato in commercio internazionale e arbitrato. Secondo i media è stato colui che ha “italianizzato” il City prima con l’arrivo di Balotelli e poi con l’acquisto del Palermo la scorsa estate.
Abdulla Khouri è il presidente dell'Abu Dhabi Motorsport Management, operatore del circuito di Yas Marina e sede del Gran Premio di Abu Dhabi di F1 Etihad Airways, e di Flash Entertainment, la principale società di eventi musicali, sportivi e di intrattenimento con sede ad Abu Dhabi.
Abdulla è il direttore esecutivo degli affari governativi per l'Autorità per gli affari esecutivi di Abu Dhabi e fa parte del CDA del gruppo City dal 2018.
Egon Durban è la figura di riferimento posizionata nel board dall’altro azionista del gruppo la società americana Silver Lake.
Laureato alla Georgetown University con un BSBA in Finanza, è stato nominato membro del consiglio del CFG nel dicembre 2019. Egon Durban è uno dei fondatori e co-CEO di Silver Lake e presidente del consiglio di amministrazione di Endeavour Group Holdings.
Oltre al board ci sono una serie di figure operative che ruotano attorno all’universo City Football Group.
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