Capire Qatar 2022

Sta per iniziare uno dei Mondiali più strani e discussi di sempre, perfetta fotografia dei connotati assunti dalla FIFA negli ultimi 50 anni. Una coppa del mondo che, come tale, va capita e analizzata rivedendo tutte le tematiche che la riguardano.

Il fatto di averne parlato così tanto e così approfonditamente per tutti questi mesi è un chiaro segnale di come il Mondiale in Qatar sia destinato a diventare un capitolo indelebile per la storia di questo sport.

Le tematiche che hanno avvolto la FIFA World Cup Qatar 2022, infatti, sono state davvero tantissime. Complici l'ambientazione invernale, totalmente inusuale, e le mille contraddizioni di un Paese ospitante dal presente piuttosto torbido agli occhi del mondo.



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Un itinerario nei meandri della cultura e della considerazione del calcio nel Golfo Persico che vale la pena riassumere per avere sotto agli occhi una guida che sia capace di farci capire davvero tutto di un torneo che mai come da Argentina '78 ha saputo dividere l'opinione pubblica e porre il tema principale, il calcio, in secondo piano.

Le principali dinamiche della FIFA

Esattamente come ogni organizzazione, la FIFA ha nel proprio presidente la figura centrale e di vertice, essendo a tutti gli effetti il ruolo dal quale dipendono le sorti della Federazione.

Fondamentale quindi capire quale sia l'iter che ne regola la nomina, consapevoli di come il sistema elettivo favorisca la speculazione politica da parte dei candidati.

Un'elezione che negli anni è più volte diventata di carattere politico, considerata la grande importanza che ha la FIFA per il sistema calcio.

Un binomio calcio-politica che ha accompagnato anche gli scandali degli ultimi 10 anni, con Blatter assoluto protagonista di un'organizzazione che con la sua figura ha assunto i contorni di un vero e proprio organismo politico.

Inoltre, conoscere tutti i passaggi della sua ascesa fa ben capire anche le scelte sulle assegnazioni degli ultimi Mondiali.

Studiare la figura di Joseph Blatter è importante anche per conoscere i principali step che hanno portato la Coppa del Mondo a diventare un prodotto, negli anni, sempre più spedibile e monetizzabile tramite gli sponsor partner.

Nel 1974, grazie a Coca-Cola, lo svizzero (allora consigliere del Presidente Havelange) riuscì a rivoluzionare il mondo della FIFA permettendo al Mondiale di diventare un vero e proprio prodotto commerciale sviluppando importanti politiche di sports marketing negli anni a seguire.

Se la FIFA è diventata una potenza globale, lo si deve in larga parte proprio a Coca-Cola.

Una nazione e una Nazionale nate da zero

Pur di organizzare la coppa del mondo in Qatar, la FIFA ha deciso di strvolgere tradizioni e consuetudini pendenti da quasi un secolo. Dal 1930 ad oggi, infatti, il torneo si è sempre disputato in estate, rendendo unica l'edizione del 2022.

Il legame tra il Qatar e il calcio è da ricercare in un processo che ha portato il Paese del Medio Oriente a costruirsi solo negli ultimi anni con ingenti investimenti su risorse umane e infrastrutturali.

Il paradosso di questa edizione è il fatto che il numero elevatissimo delle questioni da analizzare han finito col porre in secondo piano l'anima esistenziale del torneo: il calcio.

Una tematica che parte certamente dagli stadi. Strutture costruite da zero e con caratteristiche molto simili che hanno coonvolto migliaia di lavoratori le cui condizioni sono state oggetto di critiche e inchieste.

Degli 8 stadi che ospiteranno la fase a gironi e ad eliminazione diretta di Qatar22 il più importante è il Lusail Iconic Stadium, l'impianto inaugurato il 22 novembre 2021 che ospiterà la finale della Coppa del Mondo.

Nonostante degli evidenti miglioramenti calcistici e sportivi nel corso degli anni, l'immobilismo antecedente ai primi anni del 2000 ha comportato l'assenza, come detto in precedenza, di stadi adeguati ad una competizione come i Mondiali, e pertanto costruiti da zero, ma anche di servizi di trasporto ed hospitality necessari a garantire l'organizzazione di una competizione come la Coppa del Mondo

Aspetto che ha costretto le istituzioni locali a investire miliardi di dollari in infrastrutture diventando l'edizione più costosa di sempre.

Non solo l'edizione più costosa di sempre ma anche la più ricca, considerando i premi stanziati dalla FIFA e quanto varrà vincere la prossima FIFA World Cup per la Federazione di riferimento della Nazionale che alzerà la coppa.

Sponsor, partner, allenatori e giocatori

Questa edizione del Mondiale sarà una delle più ricche di sempre anche sotto il punto di vista degli sponsor.

Sono tanti, infatti, i partner di origine cinese e qatariota che hanno voluto legare, alcuni per la prima volta, il proprio marchio alla Coppa del Mondo. Oltre ad un'elevata presenza di partner del settore finanziario presenti.

Per quanto riguarda gli sponsor tecnici delle Nazionali, Nike resta salda al comando con 13 compagini presenti in Qatar che porteranno lo swoosh sulla maglia. A seguire adidas (7) e Puma (6), con alcuni esordi come Majid, sponsor dell'Iran, e ONE All Sports, sponsor tecnico del Camerun.



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Sarà un Mondiali ricco anche per gli allenatori. Nella classifica degli stipendi dei CT presenti in Qatar al primo posto c'è Hans-Dieter Flick della Germania con 6,5 milioni di euro netti all'anno davanti a Southgate (5,7) e Deschamps (3,8).

Curiosità su Luis Enrique, al 16° posto con uno stipendio di 1,15 milioni di euro, che durante la pandemia ha spotaneamente deciso di decuratarsi l'ingaggio del 25%.

Sponsor, partner, allenatori, fino ad arrivare ai veri protagosti del campo: i giocatori. Tanti talenti in rampa di lancio, campioni che vogliono affermarsi e stelle alla loro ultima occasione di alzare la Coppa del Mondo.

Qatar22: tra divieti, problemi logistici e proteste

Una delle maggiori problematiche legate alla FIFA World Cup 2022 è data dalle ridottissime dimensioni del Paese ospitante.

Il Qatar vanta infatti 2.350.000 di abitanti, numero che, secondo le stime della Federazione, verrà addirittura superato da quello dei turisti/tifosi in arrivo nel Golfo Persico. Aspetto che porta a chiedersi, in veste di pubblico a distanza, quanto sarà difficile alloggiare in Qatar.

Ma c'è di più. Il governo del Qatar, infatti, richiederà a tutti i visitatori stranieri di scaricare Ehteraz e Hayya: due app spyware in grado di monitorare gli spostamenti e archiviare dati sensibili.

Oltre ad una serie di divieti per il rispetto delle tradizioni e della cultura islamica che RYR Qatar, associazione privata non riconosciuta dall’autorità per il turismo del Paese, ha pubblicato sui suoi canali ufficiali contenente i divieti per tutti coloro che arriveranno in Qatar per il Mondiale.

L’iniziativa arriva da questa organizzazione istituita per preservare i valori islamici e l’identità del Paese.

Un Mondiale che, nato tra le polemiche (e tante ancora ne seguiranno), si è portato dietro fino al suo inizio proteste, manifestazioni di dissenso e auspici di boicottaggio.

Gli scandali della FIFA e le condizioni dei lavoratori

Il percosi di avvicinamento a questo Mondiale in Qatar parte da lontano e si porta dietro una scia di segreti e rivelazioni portate alla luce dal documentario di Netflix che approfondisce fatti e accadimenti relativi a tutta l'evoluzione della FIFA negli ultimi 50 anni, fino ad arrivare proprio al Mondiale in Qatar.

Non solo la scelta di far giocare la Coppa del Mondo in Medio Oriente ma anche le condizioni cui sono stati sottoposti i lavoratori negli anni in cui si sono dovute sviluppare tutte le infrastrutture necessarie allo svolgimento della competizione. 



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Un tema di cui si è occupato recentemente anche Report, con un'inchiesta che ha portato a galla le condizioni di lavoro che hanno portato alla morte di migliaia di persone impegnate in Qatar.

Proprio in relazione alle condizioni cui sono stati sottoposti i lavoratori durante gli ultimi anni, una figura e un personaggio il cui profilo è certamente da approfondire riguarda Abdullah Ibhais, condannato a cinque anni di carcere con accuse inventate perché difendeva i lavoratori migranti in Qatar.

E, secondo quanto riportato dai media esteri, tutto questo è stato orchestrato dal suo ex datore di lavoro, il Supreme Committee of Delivery and Legacy, l'organizzazione responsabile della Coppa del Mondo 2022.

Tra scandali e misteri, il torneo più importante del calcio prenderà il via per la prima volta in Medio Oriente, in un Paese abitato da 2,7 milioni di persone - di cui circa 300.000 sono cittadini qatarioti e il resto espatriati - che si affaccia sul Golfo Persico e condivide l'unico confine terrestre con l'Arabia Saudita.

Un Paese da scoprire e di cui forse troppo poco si sa realmente a livello politico e di sviluppo economico.



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