Analisi social conclusiva Fifa World Cup 2018
I Mondiali si sono conclusi da circa 10 giorni e abbiamo tratto le somme dell’impatto mediatico della competizione.
Tutti e 12 gli stadi allestiti per la competizione sono stati riempiti per la quasi totalità dei loro posti in tutte le occasioni. I biglietti venduti sono stati più di 4 milioni.
In Italia, dove per la prima volta i Mondiali sono stati trasmessi su Mediaset, l’audience totale della fase a gironi è stata di 17 milioni, con picchi che hanno superato il 30% di share.
Su Twitter, il live twetting delle 32 squadre partecipanti tramite i propri profili ufficiali ha generato in tutto 2.091.691 interazioni, con una media di 65.365 per squadra. La partita che ha ottenuto più interazioni non poteva che essere la finale. Francia e Croazia insieme hanno registrato 172.958 interazioni (154.964 i vincitori e 17.994 i vinti).
La partita che ha creato più engagement è stata Argentina-Islanda. Il match, per il quale i biglietti erano finiti già a marzo e che in Islanda ha superato il 99,6% di Share (praticamente tutta la nazione tranne quelli presenti allo stadio), ha registrato un ER dell’1,31% per l’Argentina e addirittura del 29,72% per l’Islanda.
La squadra che ha incrementato più di tutti in termini percentuali la propria fan base è stata la Russia. I padroni di casa, giovando dello status di organizzatori e dei buoni risultati in campo che li hanno spinti fino ai quarti, sono cresciuti del 55% sui social, con addirittura un +265,41% nuovi fan registrato solamente su Instagram. Altre squadre molto cresciute sono l’Iran, eliminato dopo tre partite dal girone di Spagna e Portogallo, cresciuto del 45% su tutti i social e dalla Croazia finalista, anche loro con un + 45%.
Tra i giocatori già nella Top 20 per fan base ad inizio mondiale i maggiori incrementi sono stati registrati da Griezmann (+8,41%) e Pogba (+6,67%). Chiude il podio il belga Hazard con un +5,74%. Dei tre giocatori con più fan del Mondiale, in ordine: Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar, il migliore è stato il numero 10 del Brasile. Neymar durante la competizione ha incrementato la fan base del 2,61%. Messi è cresciuto del 1,94% mentre Ronaldo, nonostante le voci di mercato che lo volevano alla Juventus iniziate a circolare almeno due settimane prima dell’ufficialità del trasferimento, è cresciuto dell’1,53%. Tra tutti il peggior incremento è stato di Gerard Piqué che è cresciuto solamente dello 0,02%. In tutta la top 20 solo una è stata la variazione di posizione: alla diciassettesima posizione Hazard ha scavalcato De Gea.
Focalizzandoci esclusivamente sui giocatori che hanno preso parte alla finale troviamo Mbappè primatista per incremento quantitativo. Il francese, teenager fino a dicembre, ha incrementato la propria fan base di 5 milioni durante tutta la competizione, 4 milioni solo su Instagram. Sommando gli incrementi di Pogba e Griezmann, che come detto prima sono i primi tra i “grandi”, non si arriva all’incremento del talento diciannovenne del PSG.
Pavard, terzino francese dello Stoccarda, ma che con molte probabilità si accaserà ad una big entro il termine del mercato è il giocatore della nazionale campione del mondo che più ha incrementato la propria fan base. Pavard durante i 32 giorni della competizione ha portato la propria fan base totale da 120mila a 1.7 milioni di utenti, pari ad un incremento del 875,10%.
Nella classifica interna degli incrementi dell’altra finalista, la Croazia, dominano i due giocatori più rappresentativi: Modric e Rakitic. Il madridista ha guadagnato 1.9 nuovi fan, pari al 10,17% della fan base che aveva ad inizio mondiale. Il centrocampista del Barcellona è invece passato da 14.7 a 15.8 milioni di fan per un incremento poco superiore al milione tondo, pari al 7,10% della fan base iniziale.
Subasic, portiere del Monaco anche criticato in patria nonostante le buone prestazioni per le sue origini serbe, è stato il croato che più ha incrementato la propria fan base in termini percentuali: +462,62%, da 74.366 fan a 418.400.
Il grande successo della competizione è anche quello di sponsor e fornitori tecnici. Sulle maglie delle partecipanti ai mondiali erano presenti otto aziende. Dodici squadre, così come i due palloni ufficiali usati durante la competizione erano griffati adidas. Nike ha vestito quattro squadre tra cui entrambe le finaliste. L’altra tedesca, Puma, quattro. New Balance le due centro americane Panama e Costarica. Gli altri quattro sponsor sono stati indossati ognuno da una sola squadra: Hummel dalla Danimarca, Umbro dal Perù, l’italiana Erreà dall’Islanda e Uhlsport, azienda tedesca celebre per la qualità dei suoi guanti da portiere, dalla Tunisia.
In finale a segno tutti e tre i maggiori produttori di materiale tecnico attualmente attivi sul mercato. Nike era ai piedi di Mbappè al momento del gol del momentaneo 4-1, ai piedi di Mandzukic per i gol che hanno aperto (quello purtroppo per lui in favore degli avversari) e chiuso le marcature e ai piedi di Perisic per il gol del provvisorio pareggio croato. Un paio di scarpe adidas erano indossate da Pogba per il gol del 3-1 e Puma ai piedi di Griezmann quando ha realizzato il suo rigore.
Pur non essendo tra le qualificate, la nostra Italia per numero di fan social sarebbe stata ottava nella classifica con 7,7 milioni di follower, sotto la Spagna ma prima del Portogallo. Roberto Mancini, CT azzurro da maggio sarebbe stato, l’allenatore più forte sui social con quasi 2 milioni di fan.
Questo mondiale è stato ricco di sorprese. Tante piccole si sono presentate in forma e ben organizzate e le eliminazioni a sorpresa di nazionali storicamente abituate a competere per la coppa fino alla fine non sono di certo mancate. Se all’inizio della competizione sembrava scontato scommettere su una buona prestazione di Messi o Ronaldo, o della Germania per citare una squadra, arrivati a metà competizione queste certezze si sono dimostrate infondate.
Seppure con qualche polemica iniziale Russia 2018 è stato un avvenimento sportivo emozionante ed un grande successo social.
Massimo Tucci