2018, sei tendenze social con cui il marketing sportivo deve fare i conti
È l’innovazione il driver principale che consente ai grandi marchi di essere sempre un passo avanti e non deludere le aspettative degli utenti. Il calcio non è scevro da queste logiche. Per i responsabili digital di squadre di calcio e consulenti di comunicazione di calciatori, quindi, è fondamentale essere aggiornati sulle tendenze future da tenere in considerazione per progettare le nuove strategie.
Abbiamo analizzato cosa è successo nel 2017 per interpretare quali potranno essere le tendenze per il 2018. Abbiamo individuato 3 keyword principali:
- contenuti: sempre più ingaggianti, in real time e innovativi
- trasparenza: per i contenuti promossi dagli influencers
- fan engagement: una consumer journey sempre più a misura di persone
Vediamo nel dettaglio quali sono le tendenze da tenere in considerazione e come approcciarsi.
· Live Streaming: il video è uno dei contenuti più apprezzati dagli utenti social, il video in live streaming è la logica evoluzione di questa tendenza. Il calcio vive delle emozioni del momento, perché allora non trovare il modo di raccontare live un evento da tanti punti di vista diversi? Una soluzione che può accorciare ulteriormente la distanza tra fan e squadre o tra fan e calciatori.
· Trasparenza: l’influencer marketing è una realtà ma deve evolvere soprattutto in termini di trasparenza. Il tema principale sarà l’adattamento alla nuova regolamentazione promossa da AGCOM (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che prevede di rendere esplicita la collaborazione tra brand e influencer attraverso specifici hashtag quali #adv o #sponsored.
· Da intrattenitori a editori: mettere al centro della propria attività di digital marketing i contenuti significa trasformarsi in veri e propri editori. Cosa implica? Di sicuro una strategia a lungo termine che permette di creare narrazioni organiche che tengono conto anche degli eventi del campo. Molte squadre lo hanno capito, ora è il turno di calciatori e allenatori.
· Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR): per molti il 2018 sarà l’anno di consacrazione della VR e della AR. Il sistema calcio non può lasciarsi sfuggire questa possibilità. In un contesto sempre alla ricerca di contenuti, creare una nuova grammatica che parte da un supporto tecnologico può fare la differenza. Impariamo dai produttori di videogiochi e teniamoci pronti ad esperienze sportive sempre più “immersive”. Gli utenti e i fan chiedono esperienze nuove e gratificanti.
· Consumer journey: le squadre di calcio sono brand complessi con target spesso eterogeneo per caratteristiche demografiche, di consumo e geografico. Per valorizzare al massimo questa tendenza è necessario mettere al centro il tifoso comprendendone a pieno i desideri. I sistemi di machines learning, marketing automation e intelligenza artificiale possono aiutare a profilare meglio la fan base e garantire performance migliori.
· Sperimentare nuove forme: la scorsa estate la presentazione un po’ sopra le righe di Schick e di altri nuovi acquisti da parte della Roma ha colpito molti, tanto da diventare un piccolo caso social. A noi è piaciuta, perché ha avuto il coraggio di sperimentare un nuovo linguaggio. Proprio la capacità di sperimentare nuovi linguaggi può fare la differenza in un mondo sempre più affollato di contenuti.
Tra le tendenze per il 2018 riteniamo importante fare una menzione speciale per il calcio femminile. Il regolamento ha reso obbligatorio, dalla prossima stagione, per le squadre della Serie A maschile il tesseramento di almeno 20 calciatrici. Di sicuro sarà necessario creare contenuti sul nuovo tema. In questo la Juventus ha già marcato una distanza sulle altre squadre di Serie A.
Ci attende un anno ricco di sfide: la più grande sarà integrare tecnologia a contenuti. Sarà l’anno in cui diventerà necessario sperimentare, accettare dei rischi e creare un nuovo standard comunicativo strettamente riconducibile al calcio.
Luca Pelini