Le squadre che scendono in Serie B hanno un doppio problema da affrontare, il danno sportivo e la perdita economica che ne deriva
Liam Henderson e Hans Nicolussi Caviglia (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La fine della Serie A 2024-2025 ha portato con sè i verdetti definitivi. Verdetti che sono spesso fonte di gioia, felicità e incassi vedi quanto accade al Napoli Campione d'Italia e ai club che approdano alle coppe europee.
Ma ci sono anche verdetti come la retrocessione che oltre al danno sportivo determinano un danno economico affatto banale.
Il club retrocesso dalla Serie A alla Serie B, infatti, è costretto ad affrontare il doppio problema dell’enorme danno sportivo e dell’ingente problema economico che ne deriva.
In Italia questo problema viene edulcorato con il celebre salvagente, il cosiddetto "Paracadute Retrocessione".
Un fondo applicato alle squadre relegate nel campionato cadetto, utile per la sopravvivenza dei diversi club. Vediamo nel caso di Monza, Venezia ed Empoli quanto può valere
La Lega Serie A offre un contributo fisso di circa 60 milioni da distribuire alle tre retrocesse in Serie B. La spartizione viene fatta sulla base di tre fasce divise per annualità, anche non consecutive nelle ultime quattro, di partecipazione al massimo campionato nazionale.
In caso di superamento della soglia massima della cifra summenzionata, il compenso viene distribuito in maniera proporzionalmente ridotta.
Nella passata stagione la Salernitana e il Sassuolo, già rientrato in Serie A, hanno ricevuto 25 milioni di euro – in analogia con la stagione precedente con Spezia e Sampdoria -, mentre il Frosinone ha beneficiato di 10 milioni di euro, come la Cremonese nel campionato antecedente.
Le ipotesi per la stagione 2024-2025
Monza Fascia B - retrocesso dopo 20 milioni di euro
Venezia Fascia A - retrocesso dopo una stagione 10 milioni di euro
Empoli Fascia C - retrocesso dopo quattro anni consecutivi in Serie A 30 milioni di euro