Premier League e Kick It Out insieme per l’Asia Meridionale
La Premier League è un campionato molto attivo su più fronti, calcistici ed extracalcistici.
Capace di porre sempre l’accento sulla ricerca del talento, caratteristica che la porta ad essere il campionato più seguito al mondo.
Ma anche sul valore delle iniziative sociali a supporto di campagne antirazziali e di aiuti alla società.
L’ultimo progetto degli inglesi ne è la piena conferma. La competizione, infatti, si è legata alla charity antirazzista Kick It Out, nata con il motto “Let’s Kick Racism Out Of Football”, per affrontare la sottorappresentazione dei giocatori appartenenti all’Asia Meridionale nel calcio britannico.
L’unico rappresentante titolare di quest’area geografica è infatti Hamza Choudhury del Leicester City, essendo i giovanissimi Zidane Iqbal e Arjan Raikhy ancora militanti nelle accademie di, rispettivamente, Manchester United e Aston Villa.
La lega ha riconosciuto che i giocatori con questo background sono "significativamente sottorappresentati", con solo 16 giocatori attivi nella sfera professionistica.
La Premier League punterà quindi ad identificare i giocatori nella "fase di crescita" dagli 8 ai 12 anni, con l'obiettivo di aumentare il numero di giocatori coinvolti nelle accademie.
Neil Saunders, direttore del calcio della Premier League, ha dichiarato: "Il South Asian Action Plan è un progetto a lungo termine che ci permetterà di guardare e migliorare la diversità di tutti all'interno del sistema dell'Accademia, sia dentro che fuori dal campo. La partnership con Kick It Out ci fornirà un'esperienza indipendente sulla diversità e l'inclusione e ci permetterà di migliorare ulteriormente le connessioni tra la Premier League e le comunità sud asiatiche".
Il presidente di Kick It Out, Sanjay Bhandari, ha poi aggiunto: "Il South Asian Action Plan è un passo avanti fondamentale per costruire sui recenti successi e sviluppare percorsi sostenibili nel gioco per i giocatori sud asiatici. La rappresentazione dei sud asiatici in campo nel calcio d'elite è un'anomalia statistica. Attualmente, non riflette né la popolazione né la popolarità del calcio tra la comunità sud asiatica britannica. Amiamo il gioco come tifosi e vogliamo essere visti di più in campo. Questa è un'opportunità generazionale per creare un cambiamento e ispirare la prossima generazione. Non vediamo l'ora di lavorare con la Premier League e i nostri altri partner in tutto il gioco per realizzarla".