La UEFA pronta a ritoccare il regolamento della Champions League dopo il trionfo del PSG

La UEFA valuta modifiche al regolamento della Champions League dopo il trionfo del PSG contro l’Inter nella finale 2024-2025: con un nuovo formato da affinare e l’obiettivo di garantire equilibrio e appeal globale, la competizione si evolve

(Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

La vittoria del Paris Saint-Germain nella finale di UEFA Champions League 2024-2025 contro l’Inter, disputata all’Allianz Arena di Monaco, non è solo un traguardo storico per il club parigino, ma potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro della competizione. Secondo quanto riportato da Palco23 (), la UEFA sta valutando modifiche al regolamento della Champions League, con l’obiettivo di affinare il nuovo formato introdotto quest’anno e garantire maggiore equilibrio competitivo. L’annuncio arriva dopo una stagione che ha visto il PSG conquistare il suo primo titolo nella massima competizione europea, un risultato che ha acceso i riflettori su alcune dinamiche del torneo.

Un trionfo storico per il PSG

Il PSG, guidato da Luis Enrique, ha finalmente alzato la coppa dalle grandi orecchie, un trofeo inseguito per anni attraverso investimenti miliardari e progetti ambiziosi. I parigini hanno superato un cammino tortuoso, eliminando squadre di alto livello come Liverpool (agli ottavi, ai rigori), Aston Villa (ai quarti) e Arsenal (in semifinale). La finale contro l’Inter, che aveva a sua volta battuto Bayern Monaco e Barcellona, si è rivelata un successo totale, con il PSG che ha dominato in lungo e in largo vincendo 5-0. Secondo Palco 23, il premio di 25 milioni di euro per il vincitore, si aggiunge ai circa 104 milioni di euro già accumulati dal club francese durante il torneo, evidenziando l’enorme impatto economico della competizione.

Le modifiche al regolamento in cantiere

La UEFA intende apportare cambiamenti al regolamento per adattare il formato “svizzero” introdotto nella stagione 2024-2025, che ha ampliato il numero di squadre a 36 e sostituito la fase a gironi con una lega unica. Questo sistema garantisce a ogni club almeno otto partite contro avversari diversi, con i primi otto classificati che accedono direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre dal nono al ventiquattresimo posto si sfidano nei playoff. Tuttavia, la vittoria del PSG e l’andamento della stagione hanno sollevato interrogativi su alcuni aspetti del formato.

Tra le modifiche in discussione, la UEFA starebbe considerando aggiustamenti per favorire i club che si classificano nelle prime posizioni della fase di lega. L’obiettivo è premiare le squadre più costanti, garantendo loro un vantaggio competitivo più marcato nella fase a eliminazione diretta. Inoltre, si valuta una revisione delle regole finanziarie e dei criteri di assegnazione delle piazze aggiuntive, eliminando ulteriormente il peso del coefficiente UEFA per favorire i campioni nazionali, come già deciso nel 2022.

Il contesto: un’evoluzione continua

La Champions League ha subito una trasformazione significativa negli ultimi anni. Il nuovo formato è stato concepito anche per contrastare la minaccia della Superlega, progetto sostenuto da club come Real Madrid, Barcellona e Juventus, ma naufragato nel 2021. La UEFA ha risposto aumentando i premi (2 miliardi di euro complessivi per la stagione 2024-2025) e rendendo il torneo più inclusivo, con un valore stimato di 4,4 miliardi di euro per il nuovo formato. Inoltre, l’organismo europeo ha lavorato per espandere il proprio appeal globale, specialmente negli Stati Uniti, dove i diritti televisivi sono passati da 145 milioni a 1,5 miliardi di dollari per il periodo 2024-2030.

Le prospettive future

Le modifiche al regolamento potrebbero non essere immediate, ma la UEFA sembra determinata a perfezionare la competizione per mantenerla al vertice del calcio mondiale. La scelta di città come Budapest e Oslo per le finali del 2026 dimostra l’impegno a coinvolgere nuovi mercati, mentre la collaborazione con sponsor come Adidas, che fornisce il pallone ufficiale fino al 2027, sottolinea l’importanza del branding. Inoltre, la UEFA sta già pianificando il futuro, con l’apertura delle candidature per le sedi delle finali 2026 e 2027, segno di una visione a lungo termine. Il trionfo del PSG non è solo una pietra miliare per il club, ma un catalizzatore per riflessioni sulla struttura della Champions League. Con la UEFA pronta a intervenire, il calcio europeo si prepara a un nuovo capitolo, tra innovazione e tradizione.

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