L’Uefa indaga sulle violazioni del fair play finanziario, controllate anche tre italiane
Una delle questioni più discusse degli ultimi anni, incidenti sul calcio di vertice è sicuramente quella riguardante il fair play finanziario, il progetto introdotto dal comitato esecutivo della UEFA nel 2009 mirato a non far estinguere i debiti dei club, inducendoli invece verso un auto-sostentamento finanziario.
Dalla sua entrata in vigore, infatti, ha avuto un impatto profondissimo sul football continentale, coinvolgendo spesso anche le realtà italiane, rallentate sul mercato da questo nuovo regolamento.
È infatti notizia di questi giorni di come l’organo di governo calcistico del Vecchio Continente stia conducendo delle indagini proprio circa la possibile violazione del FPF.
Inizialmente ponendo la lente di ingrandimento solamente sulle realtà francesi di PSG e Marsiglia, ora allargando il tutto anche a tre italiane quali Inter, Juventus e Roma, accompagnate da Barcellona e Arsenal. Ma si stimano che siano addirittura 20 le società coinvolte.
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L'indagine corrisponde alla stagione 2020-2021, ma considerando che i conti completi non sono stati ancora presentati, il quadro finanziario potrebbe cambiare.
In effetti, una delle piazze coinvolte, il Barça, sta lavorando proprio in questo senso, con l'attivazione della vendita di Barça Studios e dei suoi diritti audiovisivi, non solo per registrare acquisti, ma anche per chiudere l'ultimo esercizio in attivo.
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