Football Champions e Football Flix: l'epopea delle carte da gioco sul calcio
Il calcio è un gioco. Football Champions e Football Flix: carte che hanno segnato un'epoca. All'alba del millennio, infatti, migliaia di ragazzi innamorati del pallone si dilettavano e ammiravano in foto i propri beniamini della Serie A. Sfide interminabili con gli amici e scambi infuocati erano all'ordine del giorno.
In realtà, la luna di miele con queste carte non durò troppo a lungo. Football Champions, ad esempio, entrò nelle case dei calciofili dal 2001 al 2005, mentre Football Flix ebbe una sola e fugace edizione nella stagione 2004-2005. Figurine e videogiochi, invece, non conoscono segni di cedimento e ancora oggi appassionano anche le giovani generazioni.
FOOTBALL CHAMPIONS: CARTE CALCIATORE E CARTE AZIONE
La carta giocatore chiaramente si collegava al singolo calciatore con i suoi punti generali e le singole valutazioni: rapidità, scivolata, tecnica, fantasia, colpo di testa. Le caratteristiche dei portieri, invece, erano le seguenti: parata, rigore, classe. Ogni calciatore poteva inoltre possedere due abilità speciali, tra cui riportiamo alcuni esempi: carisma, astuzia, fascia destra, fascia sinistra, paratutto, passaggio, resistenza. Senza dimenticare le cosiddette carte azione come "Dribbling", "Ali", "Chiusura al centro", "Inarrestabile", "Finta di corpo", "Rimbalzo alto", "Rimbalzo anomalo" e tante altre. Ciliegina sulla torta, le gettonate carte Foil con i veri fuoriclasse. Ogni giocatore aveva a disposizione 17 carte (11 titolari e 6 riserve), oltre a 25 carte azione e 6 carte azione di sideboard. La sfida si basava anche sul lancio di un dado.
FOOTBALL FLIX SULLE ORME DEL SUBBUTEO
Il secondo gioco preso in esame ricalcava, con le dovute proporzioni, il Subbuteo. Come campo da gioco si utilizzava una superficie piana come un tavolo. "Per montare i giocatori" - si leggeva nel raccoglitore guida realizzato da Wk Games - "estrai la linguetta della speciale card di plastica infilandola nell'apposita fessura della card del calciatore." La linguetta era in pratica il piede grazie al quale il piccolo pallone si muoveva. Il corso del gioco veniva di volta in volta influenzato da alcune abilità speciali calcolate per ogni giocatore: dribbling, spostamento sul campo, passaggio/tiro, contrasti. Ogni squadra doveva schierare almeno 4 giocatori, compreso il portiere, e si lanciava una moneta per decidere chi avrebbe battuto il calcio d'inizio. Il vincitore era colui che segnava il maggior numero di gol. Si sceglieva liberamente la durata del gioco, oppure il match terminava quando uno dei due giocatori raggiungeva quota 5 reti. Erano previsti inoltre cartellini gialli e rossi.