Due pesi e due misure: il caso della Supercoppa spagnola
Lo scorso 20 gennaio la squadra femminile del Barcellona ha vinto la Supercoppa, battendo nettamente il Levante per 7-0 e il premio per la vittoria nella competizione ammontava ad appena 25.000 euro.
Una cifra irrisoria se confrontata ai 5,1 milioni di euro incassati dal Real Madrid per il successo nel torneo maschile.
Le percentuali non mentono: a livello di montepremi, la squadra vincitrice della rassegna femminile ha guadagnato appena lo 0,5% di quanto hanno incassato i colleghi uomini.
Uguale agli ultimi anni
Le cifre però non vanno di pari passo con la recente esplosione del calcio femminile in Spagna.
Anche nella passata edizione, il montepremi a disposizione della vincitrice (sempre il Barcellona) era di 25.000 euro.
Discorso analogo per i club semifinalisti (il format prevede una final four), che nelle edizioni 2022-2023 e 2023-2024 hanno portato a casa 10.000 euro, mentre la finalista perdente negli ultimi 2 anni ha incassato 15.000 euro.
Cifre lontanissime da quelle che circolano nel calcio maschile.
Il Real Madrid ha alzato la Supercoppa di Spagna lo scorso 15 gennaio, allo stadio “Al Awwal Park” di Riyad (lo stesso che ha ospitato la Supercoppa Italiana).
Il successo per 4-1 sul Barcellona è valso al club di Florentino Perez 5,1 milioni di euro.
Le quattro pretendenti hanno potuto usufruire anche di 300.000 euro per sostenere i costi del viaggio, con i blancos però hanno goduto anche del bonus per la vittoria, pari a 2 milioni di euro.
La crescita dello sport femminile in Spagna
La Spagna sta portando avanti un grande processo di sviluppo dello sport femminile.
Il "Programma Donne e Sport" del Consiglio Superiore dello Sport è stato fondamentale per questa crescita, assecondando la promozione dello sport femminile attraverso piani di formazione e di uguaglianza.
Non è mancato inoltre il sostegno a diverse federazioni nel tentativo di promuovere il ruolo delle donne nello sport e grazie a questo sono stati sviluppati piani specifici per incoraggiare la presenza femminile.
La risposta è stata ottima e a dimostrarlo ci sono, sia l'aumento del numero di tessere federali, sia la mole di successi che le atlete hanno ottenuto negli ultimi anni.
I dati mostrano che, nell'anno della conclusione del precedente ciclo olimpico a Pechino, nel 2008, le tesserate nelle federazioni spagnole erano complessivamente 683.768 e rappresentavano il 20,14% del totale di 3.394.834 tessere federali nello sport spagnolo.
Nel 2021, tuttavia, questa cifra è salita al 24,60% e le donne tesserate sono diventate 892.431, su un totale di 3.628.188 sportivi.
Questi numeri sono in aumento e promettono di continuare a crescere nei prossimi anni, con i programmi per incentivare la pratica dello sport femminile che sono in aumento.
E il calcio femminile?
Anche il calcio ha beneficiato di questo sviluppo.
La “Liga F” si è infatti posizionata come uno tra i principali attori del settore.
Per questo il campionato femminile prevede di aumentare le entrate del 16,7% nel corso della stagione 2023-2024, passando dai 12 milioni di euro dello scorso anno ai 14 di quello corrente.
Di questi numeri hanno parlato, a “Palco 23”, il direttore generale della Lega F, Pablo Vilches, e il direttore amministrativo e finanziario della competizione, Pablo Mantilla.
Mantilla ha precisato che la crescita si deve all'aumento dell'importo annuale dei contratti di sponsorizzazione e media, destinato a crescere nei prossimi tre anni.
La Liga F ha già firmato con alcuni operatori che godono dei diritti audiovisivi.
Si tratta di Dazn e Mediapro, mentre LaLiga ha svolto il ruolo di agente commerciale per il campionato femminile.
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