Digital Trasformation e internazionalizzazione del brand: il caso del VENEZIA FC
“Dress for the job you want, not for the job you have”.
Joe Tacopina
Non sottovalutate la categoria ma considerate anche la storia del club e della città. Così troverete spunti interessanti di gestione social e operazioni di branding in club che attualmente militano in categorie “minori” rispetto alla Serie A.
È questo quello che ci siamo trovati di fronte quando abbiamo approcciato il caso del Venezia, per questo siamo entrati in contatto con i diretti interessati per realizzare l’approfondimento in questione.
Ne è nata un’analisi della missione social e non solo del Venezia FC, spiegata a chiare lettere da Veronica Bon, Responsabile Comunicazione e Marketing del Club.
“L’obiettivo del nostro lavoro è di allargare la nostra fan base. I social oggi rappresentano il principale strumento a nostra disposizione per raggiungere tifosi e simpatizzanti e reindirizzarli alle nostre piattaforme sulle quali poi avviene la vera profilazione.
Il linguaggio che utilizziamo cambia e si adatta al tipo di social che utilizziamo e ai target che vogliamo raggiungere. Solitamente utilizziamo Facebook per raccontare la quotidianità del club, Twitter è un canale più istituzionale, su Instagram invece ci permettiamo di essere più “leggeri” e di utilizzare un registro comunicativo più friendly. LinkedIn infine lo utilizziamo sopratutto per condividere le iniziative che possono riscontrare interesse tra i nostri partner attuali strizzando contemporaneamente l’occhio a nuovi potenziali aziende con cui collaborare.
È chiaro però che tutti questi linguaggi devono coesistere ed essere coerenti tra loro, è un aspetto a cui teniamo molto e su cui lavoriamo quotidianamente. A distanza di quasi 5 anni credo di poter dire che abbiamo trovato la nostra confort zone all’interno della quale riusciamo a muoverci con disinvoltura.”
Una strategia che si concretizza su questi numeri:
“La fanbase del Venezia FC conta 7/8.000 tifosi. Un paio di anni fa abbiamo iniziato un progetto di digital trasformation del club che oggi ci consente di profilare i nostri tifosi e di ideare conseguentemente strategie e campagne di comunicazione mirate. Abbiamo riorganizzato il sito ufficiale, cambiato piattaforma al nostro e-commerce, realizzato un’applicazione ufficiale e per quanto riguarda i social network siamo presenti su tutte le principali piattaforme: Facebook, Instagram, Twitter (con 2 profili, uno in lingua inglese), YouTube e LinkedIn.”.
Ci siamo soffermati su LinkedIn, un social che stiamo seguendo con particolare attenzione, monitorando l’attività dei club italiani ed internazionali, compresa quella del Venezia FC molto presente con contenuti quotidiani interessanti:
“È vero, recentemente abbiamo iniziato ad utilizzare con più costanza questo canale. Il nostro profilo aziendale è stato creato 3 anni fa circa ma da poco è entrato a far parte del nostro piano editoriale settimanale. È sicuramente una piattaforma molto interessante e probabilmente ancora poco utilizzata nel settore calcistico. Non lo scopriamo certamente noi, le aziende da anni sfruttano questo strumento per sviluppare il proprio business. Noi ci stiamo approcciando adesso in maniera graduale ed in pochissimo tempo abbiamo raggiunto i 1.000 followers, ma posso dire che stiamo entrando in contatto con diverse realtà con cui ci auguriamo di poter dar vita a nuovi ed interessanti progetti.”
In questo contesto, LinkedIn si trasforma in una ulteriore leva per il processo di internazionalizzazione del brand Venezia FC fortemente voluto dal Presidente Tacopina e sviluppato tra gli altri, dall’ex calciatore Paolo Poggi, oggi Responsabile Progetti Internazionali:
“Il nostro dipartimento di progetti internazionali nasce 3 anni fa dalla lungimiranza del presidente Tacopina e di Paolo Poggi, noto calciatore italiano ed ex bandiera del club. In un arco temporale relativamente breve abbiamo raggiunto dei risultati impensabili tanto che oggi siamo presenti con il nostro lavoro in Cina (dove abbiamo anche aperto un ufficio di rappresentanza per coordinare meglio le attività), Stati Uniti, Canada, Australia, Corea del Sud, Vietnam, Mongolia, Finlandia ed Oman.
La chiave del nostro successo? La passione che il nostro staff è in grado di trasmettere nelle iniziative che proponiamo e il fatto che rappresentiamo la città più unica al mondo. Avere una proprietà americana alle spalle poi ci ha aiutato moltissimo. Il modello di business che Tacopina propone, è sicuramente diverso da quello utilizzato dalla maggior parte dei club italiani ed è stato una delle chiavi fondamentali che ha consentito alla nostra società di costruire in poco tempo un brand globale, ben riconoscibile anche all’estero.
Proprio assieme alla Fondazione Musei Civici oggi abbiamo presentato una partnership che ci vede protagonisti e che mira da un lato far conoscere il patrimonio culturale della nostra città ai tesserati del settore giovanile arancioneroverde, dall’altro a condividerlo con gli ospiti internazionali che ospiteremo a Venezia nei prossimi mesi.”
Marketing internazionale e Marketing locale.
Forte è il rapporto con la città, con il territorio, molti i partner commerciali veneti, così come ci conferma Veronica Bon:
“Il lavoro che effettuiamo è ovviamente diverso ma il minimo comun denominatore è lo stesso: Venezia, la sua unicità, la sua bellezza, le infinite proposte culturali e opportunità di business che può offrire. Ai nostri partner offriamo esperienze uniche che solo il nostro territorio e la nostra città possono riservare attraverso l’organizzazione di eventi che aprono loro le porte ad una Venezia tutta da scoprire.”
Per concludere, da occhi attenti ai dettagli della comunicazione, non potevano non notare il lavoro grafico e l’utilizzo dei foto reali davvero di assoluta qualità:
“Ancora una volta la nostra proprietà americana gioca un ruolo determinante in questo. Una delle prime frasi che ho sentito pronunciare al presidente Tacopina è stata: «Dress for the Job you want, not for the job you have».
Per questo fin dal suo arrivo, quando la squadra militava in Serie D, abbiamo posto molta attenzione alla nostra immagine e al modo in cui ci comunichiamo all’esterno. Il materiale fotografico per il nostro modo di lavorare è fondamentale, ed è il motivo per cui ci avvaliamo della collaborazione di un professionista che lavora in questo settore da anni e che ci fornisce foto di elevata qualità che possiamo utilizzare anche “pure” senza necessariamente inserirle all’interno di grafiche prestabilite.
In generale poi facciamo un continuo lavoro di ricerca, e ogni settimana il nostro staff si riunisce ed elabora un calendario editoriale. A questa riunione prende parte l’area comunicazione, quella marketing ma anche quella commerciale perché attraverso i social dobbiamo mettere in atto tutte le azioni necessarie finalizzate a raggiungere gli obiettivi stagionali che ha ogni nostro dipartimento.”