Sotto il segno dei Colchoneros acquisti, cessioni, scommesse vinte, trofei alzati al cielo di Madrid per una squadra che ad oggi è tra le migliori d’Europa
Andrea Berta
Da Orzinuovi a Londra, passando per Madrid, sponda Atletico, club con il quale si è consacrato e che ha fatto crescere aiutandolo a diventare una delle squadre più importanti d’Europa.
Dal lavoro svolto con Diego Pablo Simeone a quello che svolgerà con Mikel Arteta, e con quest’ultimo proverà a ripetere il grande lavoro fatto con i Colchoneros magari raggiungendo la vittoria della Premier League, obiettivo sfumato negli ultimi anni in casa londinese e che sembra ormai impossibile da conquistare in questa stagione.
Andrea Berta è ufficialmente un uomo Gunners, il nuovo direttore sportivo. Incensato dagli addetti ai lavori, amato dai tifosi dell’Atleti, accostato a tanti club nel corso degli ultimi anni, alcuni di questi tra l’altro italiani.
La nuova avventura del dirigente dal passato lavorativo bancario riparte dalla capitale inglese dove il co-presidente Josh Kroenke lo ha già definito “una figura impressionante” mettendo in chiaro che “non abbiamo dubbi che ci aiuterà a spingere e a compiere i prossimi passi nel nostro tentativo di vincere trofei
importanti”.
Dal Carpenedolo al salto di carriera nel Parma, passando poi al Genoa prima del manifestarsi della grande occasione. Viaggiamo tra il 2007 e il 2012, cinque anni di lavoro utili non solo per prendere le misure con il calcio che conta ma anche per raggiungere i primi successi collettivi e personali, quel che basta per far accendere le sirene spagnole dell’Atletico Madrid.
E’ il 2013, un suono forte e diretto, un richiamo quello dei Colchoneros pronti ad accoglierlo per sfruttare le sue qualità tanto amate da Jorge Mendes, uno dei più grandi procuratori di questa era calcistica. Accanto a José Luis Pérez Caminero, figura divenuta leggenda tra i biancorossi, affronta i primi passi prima di diventare, dopo l’addio dell’ex calciatore, direttore sportivo nel 2017.
Galloppa, Mariga, Lucarelli, Veloso e Kucka solo per citare diverse operazioni portate avanti durante l’esperienza italiana, fino all’epoca d’oro dell’Atletico con Griezmann, ceduto e poi nuovamente acquistato, Oblak, Rodri e l’ultimo arrivato Julian Alvarez, alcune delle stelle che hanno arricchito nel corso degli anni le rose a disposizione del Cholo. Acquisti, cessioni, scommesse vinte e perse, trofei alzati al cielo di Madrid, una squadra che ad oggi è considerata tra le migliori d’Europa.
Antoine Griezmann è stato acquistato dalla Real Sociedad per 30 milioni di euro nel 2014, venduto al Barcellona per 120 milioni di euro nel 2019 e riacquistato 2 anni dopo per 40 milioni.
Rodri è stato acquistato dal Villarreal per 25 milioni di euro nel 2018 venduto al Manchester City per 62,6 milioni di sterline nel 2019.
Andrea Berta ha dipinto il suo Atleti, ora è pronto per colorare la tela dell’Arsenal.
Foto Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images