Un imprenditore americano vicino all’acquisto dell’Everton
Un’altra società della Premier League inglese potrebbe presto cambiare proprietà e diventare a stelle e strisce.
L’Everton, di proprietà dell’uomo d’affari iraniano Farhad Moshiri, è entrato nelle mire del miliardario americano, ma nato in Polonia, Maciek Kaminski.
Il club di Liverpool è uscito malconcio, in termini finanziari, dal periodo della pandemia, complici anche alcune scelte sbagliate del management nell’acquisto di calciatori e dei risultati sul campo che hanno penalizzato la squadra portandola fuori dalle competizioni europee.
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Secondo quanto riportato da 2Playbook, Kaminski sembra pronto a rilevare il club e prendere la maggioranza. Un prezzo molto vantaggioso se si guarda i numeri finanziari generati dai vari club di Premier, anche solo analizzando le entrate dei diritti TV.
Maciek Kaminski è un uomo d'affari laureato in Biologia e Fisica all'Università del Minnesota, attualmente è fondatore e presidente di Kaminski Asset, società di gestione fondi. Kaminski funge anche da portfolio manager per il fondo Kaminski Poland, dove offre consulenza sugli investimenti attraverso la gestione di conti privati nei mercati dell'Europa centrale.
A luglio il proprietario iraniano del club aveva assicurato ai media che l’Everton "non è in vendita", ma nelle ultime settimane questa volontà sembrerebbe cambiata.
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L'Everton deve reperire circa 562 milioni di euro per finanziare la costruzione del suo nuovo stadio in uno scenario complesso per il club che come detto in precedenza, ha accumulato perdite notevoli tra il 2019 e il 2021 (418 milioni di euro).
Moshiri, lo scorso gennaio, ha dovuto rifinanziare il club con 112 milioni di euro, aumentando la sua quota di partecipazione al 94% attraverso la capitalizzazione di precedenti prestiti concessi al club.
Viste queste difficoltà, Kaminski avrebbe accelerato le trattative d’acquisto, secondo il Financial Times facendo recapitare al club un offerta di circa 450 milioni di euro. Moshiri ha rilevato il club nel 2018, dopo esserne diventato azionista due anni prima. Il miliardario iraniano-britannico ha acquisito la maggioranza dopo aver venduto la sua partecipazione di minoranza nell'Arsenal al suo socio in affari russo Alisher Usmanov.
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La sua relazione con questo imprenditore russo operante nel settore metallurgico, il cui gruppo USM Holdings avrebbe dovuto dare il nome al nuovo Toffee Stadium, aveva già causato problemi a Moshiri nell'ultimo anno dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Se l'operazione sarà finalizzata, la Premier avrà metà dei suoi club di proprietà di fondi o imprenditori provenienti dagli Stati Uniti.
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