La FIFA valuta il tempo effettivo nei match
Sempre in continuo aggiornamento la FIFA guidata da Gianni Infantino, dopo l’idea mondiale biennale è la volta del tempo effettivo.
Il presidente della FIFA, presente a Firenze come invitato del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli in occasione della mostra su Artemio Franchi, come riportato da Calcio e Finanza ha annunciato che dopo l’incontro, qualche giorno fa a Doha con i commissari tecnici dei Paesi qualificati ai Mondiali di Qatar 2022, insieme al presidente della Commissione arbitrale, Pierluigi Collina, si sta valutando di introdurre, oltre al fuorigioco automatico, anche il tempo effettivo, declinato in questo caso sui minuti di recupero.
Le Federazione internazionale vuole realizzare un Mondiali riducendo i tempi morti e aumentando al spettacolarizzazione in favore del prodotto televisivo, che come noto, sarà visibile ad ogni latitudine.
L’obiettivo di Infantino, come spiegato in un’intervista sulle pagine de Il Corriere dello Sport, è quello di recuperare il tempo perduto durante i 90 minuti regolamentari, attraverso un corposo allungamento del recupero che potrebbe portare a sfide ad almeno 100 minuti, considerando anche i recuperi di primo e secondo tempo.
La questione del fuorigioco automatico, invece, è stata introdotta da Arsene Wenger, come responsabile dello sviluppo calcio della FIFA.
In questo caso si tratta di un’evoluzione tecnologica capace di segnalare, in tempi brevissimi, il fuorigioco sull’orologio al polso del direttore di gara, come avviene già per la goal line technology, riducendo al minimo il tempo di attesa.