Vulpis: "La Lega Pro punta a trovare un title sponsor"
É un continuo imbuto di idee la Lega Pro.
Un'attenta e minuziosa scelta di progetti e strumenti da mettere in campo per arrivare al risultato prefissato dal presidente Ghirelli ad inizio dello scorso anno: riforme ed innovazione.
Innovazione, una parola ricorrente nel mondo del "calcio moderno" che la Lege Pro ha inserito come uno degli elementi principali del "Piano strategico di sviluppo 2021-2024". Ambizioso ma fattibile come lo ha definito il Presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il piano fonda i suoi pilastri di crescita del movimento su riforme, sostenibilità, reputazione e trasparenza, gli obiettivi operativi invece sono: Fondazione sociale, Media Company e uno Sport Innovation Center.
“Circa 10 mesi fa il presidente Francesco Ghirelli mi ha assegnato la delega per la parte marketing, commerciale e comunicazione. Mi sono concentrato sui primi due aspetti, che riteniamo di dover iper-potenziare nei prossimi due anni”, ha dichiarato Marcel Vulpis, vicepresidente della Lega Pro, che ha iniziato così la lunga chiacchierata rilasciata ai microfoni de LaCasadiC.
“Il nostro obiettivo principale è individuare un title sponsor del campionato, cosa mai accaduta nella storia della Serie C. Quello che manca è un partner che vada ad accompagnare il nostro campionato per tutta la stagione. La nostra Lega, tra regular season, playoff, playout e Coppa Italia supera le 1.200 partite giocate all’anno. Personalmente, sono totalmente immerso nello studio del prodotto, per migliorare questo che è un rapporto trilaterale: Lega, club e fornitori di servizi. Stiamo studiando come generare maggiori ricavi per tutti”, ha aggiunto Vulpis.
Marketing, Comunicazione e TV. Con un occhio agli esports
Il dirigente soffermandosi sulle varie attività di marketing e comunicazione messe in cantiere dichiara: “abbiamo un progetto in rampa di lancio per metà febbraio. Abbiamo notato un crescente interesse verso le società di Lega Pro da parte di aziende fortemente votate all’innovazione digitale. Sono operazioni che dobbiamo mettere all’interno di un perimetro: oggi, nei primi 10 campionati europei, solo in Belgio, Spagna e Germania c’è una cornice di lavoro sull’innovazione digitale. E mi sono detto: perché la Lega Pro non può diventare laboratorio per start up e aziende vocate all’innovazione digitale?
Continua Vulpis:"abbiamo quindi messo su un progetto di marketing, che da un lato lavori a supporto dei 60 club, che si configura come un orientamento al futuro: noi come Lega Pro andremo a intercettare sul mercato le aziende più interessanti nei settori legati al calcio (abbigliamento hi-tech per allenamenti, match analysis). Vogliamo essere una Lega giovane, al passo con i tempi. Dobbiamo avere progetti sui 12 mesi ma anche sui 4-5 anni”.
Marcel Vulpis ha poi analizzato il settore media televisivo che fa della terza divisione nazionale il campionato con il maggior numero di gare, con la Lega punta produrre nel migliore dei modi offrendo un servizio efficace ed efficiente e ricco di contenuti esclusivi, "Quest’anno, per la prima volta nella storia della Lega, abbiamo introdotto pre-gara, interviste all’intervallo e post partita. Tutto questo è la normalità nel prodotto televisivo e l’abbiamo recuperata. Ci siamo uniformati agli altri broadcaster e stiamo allargando la produzione con format legati anche al calciomercato e all’approfondimento su allenatori, dirigenti e calciatori. Ormai l’utente va accompagnato in tutte le giornate, non solo quando si va in campo".
Conclude affermando, “non escludo la nostra presenza a Tel Aviv, nella fiera dello sport-tech più importante al mondo. La Lega Pro deve stare dove sta il mercato. Dobbiamo avere partner tradizionali e progetti specifici. Andremo verso l’innovazione digitale in tutti i settori".