"Torna a casa in cucina". In Inghilterra Jill Scott e Gary Neville hanno scambiato i profili social

I due ex calciatori hanno condotto un esperimento sociale, insieme ad Heineken, che ha evidenziato quanto sia ancora grave il problema del sessismo nel mondo del calcio

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Nel mondo del calcio continua a esserci un problema di sessismo e la dimostrazione arriva direttamente dall’Inghilterra, dove pure il calcio femminile è molto popolare. Jill Scott, una delle calciatrici più popolari del paese e vincitrice di Euro2022 con la Nazionale delle tre leonesse, si è resa protagonista di una singolare iniziativa insieme all’ex Manchester United Gary Neville.

Scott, che ha chiuso la carriera qualche mese fa, ha da poco iniziato a lavorare come opinionista in TV, proprio al fianco dell’ex collega. Un’avventura partita fra i mille dubbi dell’ex giocatrice del Manchester City, spaventata dai tanti insulti sessisti che quotidianamente le arrivavano sui social media.

"Mi è stato chiesto di fare la partita Italia-Inghilterra e ci ho pensato per circa cinque giorni" ha raccontato Jill Scott ma pensavo che avrei ricevuto così tanti insulti prima ancora di aver messo il microfono in bocca".



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Alla fine, però, Scott ha accettato e ha lavorato fianco a fianco di Neville, che ha molto a cuore la parità dei sessi nel mondo dello sport. Proprio per questo, i due ex giocatori hanno deciso di unirsi per partecipare a The Social Swap, una campagna di Heineken per evidenziare il problema dei pregiudizi di genere su X (Twitter).

Ad aprile, i due si sono scambiati gli account X per cinque giorni, continuando a condividere opinioni sul calcio come avrebbero fatto normalmente. All'insaputa degli utenti del social di Musk, per quel breve periodo, qualsiasi cosa che i followers scrivevano a Neville era in realtà diretto a Scott, e viceversa.

I risultati sono stati tanto illuminanti quanto preoccupanti e Neville, come Scott, si è detto incredulo per il livello di ignoranza dimostrato.



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"Ho visto alcune delle risposte che sono arrivate a Jill, che erano miei tweet" ha sottolineato l’ex United. Da "Torna in cucina" a “Pensa a giocare” fra i messaggi arrivati a Gary Neville, che ha sottolineato la sua indignazione per il trattamento ricevuto da quelli che erano i suoi tweet, seppur pubblicati sul profilo di Jill Scott. La questione dell'uguaglianza nello sport femminile sta a cuore a Neville fin dall'infanzia.

"Quando torno indietro alla mia vita con la mia famiglia, penso a mia madre, alla quale fu vietato di giocare a calcio per la squadra maschile negli anni '70", racconta Neville. "La notizia finì sul giornale locale perché la FA le vietò di giocare a calcio".

Un racconto e una storia che accende ancor di più i riflettori sulla necessità, da parte dei fan del calcio, di porre da parte i pregiudizi di genere e favorire una reale inclusione delle donne nel mondo del calcio.



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