Todd Boehly, il patron del Chelsea che vuole emulare Red Bull e Man City
Negli ultimi anni il calcio è stato toccato da una nuova mentalità imprenditoriale tarata sul voler creare una holding di più società, creando un gruppo di squadre diverse ma che segua i dettami di un sistema decisionale centrale.
Esempi lampanti sono il City Football Group, recentemente sbarcato anche in Italia acquisendo il Palermo, e la Red Bull vantante più club in giro per il mondo.
Una mentalità che nei casi menzionati sta sicuramente dando i suoi frutti, garantendo liquidità e qualità calcistica. E che sembra, per questo motivo, aver attirato l’attenzione di un neofita del football europeo come Todd Boehly, da qualche mese presidente del Chelsea.
Il businessman americano ha infatti dichiarato: "Mi piacerebbe continuare a espandere la mia impronta nel calcio attraverso un altro club in un campionato competitivo in Europa".
Parole molto facilmente interpretabili, anche considerando quanto il Manchester City si sia rinforzato negli anni in Premier League, grazie a questo cambiamento strategico, condito da programmazione e liquidità.
Il patron ha poi aggiunto: "Uno dei nostri problemi è mettere lo sviluppo dei giocatori nelle mani di altri club, che non hanno la nostra visione dell'atleta".
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Volontà quindi molto marcate di voler ampliare la propria presenza nel football continentale e di cambiare in modo impattante i connotati del Chelsea e di ciò che lo circonda.
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