Supercoppa spagnola in Arabia Saudita: il dibattito sulla scelta della RFEF

Opportunità economiche significative e delicate questioni extra campo al centro della discussione

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La proposta della Real Federación Española de Fútbol (RFEF) -presieduta da Rafael Louzan - di organizzare la Supercoppa di Spagna femminile in Arabia Saudita ha acceso un dibattito con l'Associazione dei calciatori spagnoli (AFE), con a capo David Aganzo.

Vision 2030: il manifesto programmatico dell'Arabia Saudita

L'Arabia Saudita, attraverso il progetto 'Vision 2030', sta investendo massicciamente nello sport per valorizzare la propria immagine a livello internazionale. In quale maniera? Sia ospitando eventi globali come la Formula 1, sia acquistando stelle europee - per la Saudi Pro League - come Cristiano Ronaldo, Benzema e Neymar. Di contro, nuovi stakeholder possono sfruttare questo palcoscenico per rafforzare il proprio brand ed aumentare la loro attrattività.

Attualmente, l'RFEF ha stipulato un'ampia intesa che consente alla Supercoppa maschile di svolgersi nella regione mediorientale fino al 2034, estendendo un contratto inizialmente negoziato dall'ex presidente Luis Rubiales. Numeri alla mano, dall'Arabia Saudita la federazione spagnola incasserebbe una cifra che orbita sui 40 milioni di euro, dei quali 'solo' 12,25 milioni verrebbero girati alle squadre in gara. 

Il comunicato dell'AFE

L'AFE dal canto si è opposta alla proposta in questione e lo fatto attraverso un comunicato dal quale emerge il suo punto di vista. La nota ufficiale insiste sulla natura politica dell'area insistendo sulla natura economica del progetto. Un progetto dove il bilanciamento tra interessi economici e contesto socioculturale è oggettivamente delicato.

Foto di Denis Doyle / Getty Images

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