Supercoppa italiana, sviluppo, internazionalizzazione e montepremi: tutto quello che c'è da sapere
Neanche il tempo di celebrare l'arrivo del 2025 ed è già ora di tornare in campo. E si torna in campo per l'assegnazione del primo trofeo stagionale del calcio italiano, la EASports Supercup meglio nota come Supercoppa italiana.
Parliamo del mini-torneo, una Final Four, con protagonisti gli attuali top club del calcio italiano ovvero Inter, Milan, Juventus e l’Atalanta. Club che si sfidano all’Al -Awwal Park per aggiudicarsi la 37° edizione del trofeo.
Nella prima partita l'Inter Campione d'Italia e detentrice del trofeo sfiderà l'Atalanta (finalista della scorsa Coppa Italia). Chi vince, accederà alla finale, in programma lunedì 6 gennaio 2025, alle ore 20.00, contro la vincente dell'altra semifinale tra la Juventus, che ha alzato al cielo la Coppa Italia, affronterà il Milan, arrivato secondo nello scorso campionato. Tutti i match saranno trasmessi in esclusiva in chiaro e online da Mediaset
Gli eventi targati Social Football Summit
Confermato quindi il format che prevede tre match, due semifinali e la finale e confermata anche la sede di Riyadh in Arabia Saudita, paese fresco designato come ospitante della Coppa del Mondo 2034.
Da segnalare in tal senso che l’accordo stipulato dall’Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo prevede la disputa di 4 edizioni su 5 del torneo, tra il 2023 e il 2028, in Arabia Saudita.
Ma che impatto economico ha la Supercoppa per i club e per la Lega Serie A. Proviamo ad analizzarlo.
La Supercoppa Italiana, pur non essendo il trofeo più prestigioso del panorama calcistico italiano, rappresenta un evento di notevole importanza dal punto di vista economico che commerciale. Negli ultimi anni, infatti, il suo valore è cresciuto in modo esponenziale, grazie a una serie di fattori che ne hanno aumentato l'appeal.
Basti pensare a tutto il contorno di eventi ed iniziative in programma a Casa Italia in Arabia Saudita tra cui spiccano i due organizzati da SFS, Social Football Summit, quello sulle tecnologie riabilitative, il 5 gennaio alle 11.30 e quello sul processo di globalizzazione del calcio con focus su Vision 2030 e Mondiali del 2034 il 6 gennaio alle 11:00.
Il montepremi
Ma non solo. La vittoria della Supercoppa Italiana ha un impatto significativo sul branding del singolo club. Sollevare il trofeo nel contesto di Riyadh, infatti, significa associare il proprio nome a un successo sportivo e a un'immagine vincente in un mercato emergente. Un aspetto fondamentale per attrarre nuovi sponsor, aumentare la fan base e migliorare il proprio appeal commerciale.
Oltre al montepremi e alla visibilità, la Supercoppa Italiana genera altri benefici economici per i club e per il calcio italiano in generale:
Aumento delle vendite di merchandising: Magliette, sciarpe e altri prodotti legati alla competizione registrano un incremento nelle vendite.
Incremento del valore dei diritti televisivi: La popolarità della Supercoppa Italiana contribuisce ad aumentare il valore dei diritti televisivi, garantendo maggiori introiti ai club e alla Lega Serie A.
Sviluppo del turismo: Le finali della Supercoppa Italiana giocate all'estero generano un flusso turistico che porta benefici economici alle città ospitanti.
Parlando di numeri basti pensare che l'accordo siglato da Lega Serie A determina un montepremi complessivo di 23 milioni di euro il 70% dei quali finisce nelle casse dei club partecipanti. Nello specifico 1,6 milioni ad ognuna delle semifinaliste, 5 milioni alla squadra sconfitta in finale e ben 8 alla vincitrice del trofeo. Se pensiamo che l'Atalanta per vincere l'Europa League ne ha incassati 25 scopriamo una proporzione ed una convenienza notevole a prendere parte alla Final Four della Supercoppa italiana.
Il lavoro di Luigi De Siervo
Tutti fattori che vanno oggettivamente ascritti all’attuale AD e alla squadra della Lega Serie A fautori del progetto i cui contorni sono stati specificati con chiarezza durante l’edizione 2024 del Social Football Summit: "Leghe come NBA e NFL giocano da anni all’estero per aprirsi a nuovi mercati e i numeri sono straordinari, abbiamo studiato questo progetto e da oltre 30 anni si gioca all’estero. Si è giocato in paesi più o meno democratici ma non facciamo politica".
E ancora: "Stiamo andando nel medio-oriente perché sono tutti malati di calcio e sono estremamente giovani, oltre il 50% della popolazione saudita ha meno di 25 anni. Una gara non era sufficiente per creare attenzione all’estero, lì ci sono 3-4 eventi di rilevanza mondiale al giorno ed è difficile emergere".
Sottolineando infine che: "Il format con due semifinaliste e la finale ci permette di manifestare il massimo livello del nostro campionato. Questo lavoro complicato e lungo ci porta a giocare ancora la Supercoppa all’estero, per crescere all’estero bisogna stare all’estero”
(Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)