Stati Uniti e Giappone: l’estate del calcio si divide fra due mondi opposti ma affamati di calcio
“Il mondo si divide” cantava, qualche anno fa, Dario Brunori. Mai come quest’anno, anche il mondo del calcio si è diviso, o meglio ha diviso la propria estate. Due poli hanno raccolto i migliori club europei, che hanno scelto di volare molto lontano da casa dopo anni pandemici in cui le tournée sono state ridotte al minimo.
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Gli Stati Uniti
Juventus, Milan, Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Chelsea e Arsenal hanno scelto gli Stati Uniti. Un mercato calcistico che non era così in fermento dagli anni antecedenti a USA ’94. Del resto, comunque, anche adesso gli States si stanno organizzando a ospitare due Mondiali: quello per club del 2025 e quello per le nazionali del 2026.
Ad attendere le sette squadre (due a testa Liga e Serie A, tre per la Premier League) è stato il Soccer Champions Tour, una sorta di eredità della fu International Champions Cup
. La risposta è stata subito notevole: oltre 90mila persone hanno assistito a Milan-Real Madrid, disputata a Pasadena. In particolare, fra tutte, è proprio il club rossonero a essersi trovato molto a proprio agio in questo viaggio oltreoceano, in virtù delle prospettive fortemente focalizzate sugli Stati Uniti, fra la proprietà americana, il colpo Pulisic e l’accordo con New Era.
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Il Giappone
Dall’altro lato del mondo, invece, c’è un Giappone che ha accolto Manchester City, Inter, Atletico Madrid, PSG e Bayern Monaco. Il Japan tour di campioni e vice-campioni d’Europa ha riscosso subito un successo enorme, come testimoniato dall’incredibile benvenuto riservato agli inglesi. Non solo, però, squadre europee: nella terra dei Pokemon ci sarà anche l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo.
Come le colleghe europee, anche qui i vari club saranno impegnati in amichevoli: l’Inter, per esempio, ritroverà gli ex Skriniar e Brozovic in due test-match contro Psg e Al-Nassr.
Da sottolineare, poi, che il Manchester City e l’Inter hanno scelto di svelare la propria divisa away proprio durante questa tournée, a testimonianza della grossa valenza di marketing dietro la scelta di volare a Tokyo.
Calcio (estivo) polarizzato
Americani e giapponesi, insomma, si stanno godendo la crema del calcio del Vecchio Continente. Due mondi profondamente diversi, due culture - seppur con alcune similitudini - agli antipodi, ma contraddistinte dalla stessa fame di pallone. Un’occasione per i club, d’altro canto, di farsi conoscere sempre di più e di espandere i propri confini marketing.
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