Samp For Peace, la maglia della Sampdoria contro la guerra
Era il luglio del 1995, era la Samp di Roberto Mancini senza Gianluca Vialli. Una squadra che annoverava in rosa calciatori del calibro di Sinisa Mihajlovic, Clarence Seedorf, Enrico Chiesa, Walter Zenga e Christian Karembeu.
E la passione dei tifosi, che festeggiavano la vittoria dello scudetto solo qualche anno prima, non si era spenta nonostante le cessioni di Platt, Lombardo, Jugovic, Vierchowod e Gullit.
Dodicimila persone a festeggiare allo stadio Marassi i doriani nel giorno dell'inizio del raduno pre-stagione e un importante messaggio da lanciare.
Non c'era ancora lo sponsor sulle maglie perchè lo storico Presidente Mantovani non aveva trovato un'offerta a suo dire adeguata, ma quello spazio era occupato da una scritta simbolica. In assenza di denari da registrare a bilancio, ecco un altro tesoro, magari meno redditizio, ma altamente significativo: "Samp for peace", una scritta che serviva a ricordare quanto stava accadendo in quei giorni in Bosnia e in Cecenia.
Sul tema, il Presidente Mantovani, in quell'estate del 1995 disse: "io sono contrario alla politica e non mi piace mischiarla con il calcio. Ma non vedo niente di politico nel sostenere di essere contrari alla guerra, nel dire di no agli ordigni micidiali che molti paesi fabbricano. Non sono ipocrita, quella scritta sul petto è importantissima, non possiamo farne a meno, so già che fra un po' di tempo, malvolentieri, dovremo sostituirla con una pubblicitaria. Ma almeno il messaggio sarà stato lanciato".
Un messaggio accompagnato dai simboli, con cinquanta colombe liberate in volo dopo la presentazione della squadra, e dagli sguardi compiaciuti di Sinisa Mihajlovic, proprio lui che la guerra l'aveva vissuta sulla sua pelle, con i genitori costretti a fuggire dalla Croazia.
Alla fine la maglia dei Doriani con la scritta "Samp for peace" non fu mai utilizzata in partita e lasciò spazio allo sponsor "Nuova Tirrena" che accompagnò i liguri in quella stagione. Ma il messaggio che il Presidente e la società vollero lanciare oggi suona più forte che mai.
Ed è proprio la Samp, ancora oggi, in una giornata segnata dall'attacco della Russia nei confronti dell'Ucraina a voler ricordare quello che già aveva urlato al mondo 17 anni fa.