Robin Gosens ha aperto un profilo su Linkedin
È l’estate del 2017 e per distrarti dall’invivibile caldo del mese di luglio inizi a sfogliare le tue pagine sportive preferite, nella speranza di leggere qualche incredibile bomba di mercato legata alla tua squadra del cuore, finendo invece con l’imbatterti in una news che inizialmente fai fatica a comprendere: “Cristian Zaccardo cerca una squadra su Linkedin”.
Il primo step è capire cosa diavolo sia Linkedin, il secondo è come un campione del mondo 2006 sia arrivato ad appellarsi al mondo digitale per continuare la propria carriera. Per una vicenda che poi ha dato ragione all’ex difensore, tra le altre, di Palermo e Milan, permettendogli di accasarsi a Malta in forza all’Hamrun Spartans.
Probabilmente è da quel momento che ci siamo accorti della potenza del servizio web di rete sociale mirato allo sviluppo di contatti professionali, oggi un habitué per chi cerca lavoro, e del suo possibile impatto sul mondo del calcio.
Nel 2023 e a distanza di 6 anni, sono infatti svariati i calciatori che hanno deciso di muovere questo passo. Chi per cercare lavoro, chi per mettere a disposizione il proprio curriculum. È possibile imbattersi nel profilo di Giorgio Chiellini, Jordan Henderson, Andres Iniesta, Hector Bellerin, ma anche di tanti giocatori tedeschi quali Ikay Gündogan, Thomas Müller, Toni Kross e Robin Gosens.
Il laterale dell’Inter è infatti uno degli ultimi ad aver fatto questo passo, presentandosi così sulla piattaforma: “Ciao Ragazzi, Ora sono anche qui su LinkedIn! Sento di avere molto più da condividere di quanto non faccia dopo la partita nei fine settimana nel mio ruolo di calciatore professionista dell'Inter. Credo che LinkedIn sia la piattaforma giusta per questo.
Instagram va benissimo, ma per argomenti davvero profondi probabilmente non è il canale giusto. Voglio parlare di argomenti che mi appassionano, scambiare idee con persone che mi ispirano e allo stesso tempo voglio ispirare altre persone. E quindi far sentire le cose che mi stanno veramente a cuore.
Vorrei parlare del mio viaggio molto speciale per diventare un giocatore di calcio professionista e del perché è stata la mia ispirazione per fondare la mia fondazione "Träumen Lohnt Sich". Anche qui racconterò i progetti della mia fondazione.
Ma mi piacerebbe anche parlare dei traguardi sportivi, dei successi e dei fallimenti, o della psicologia - un argomento che mi appassiona molto - e per questo sto attualmente concludendo i miei studi di psicologia.
Sicuramente parlerò anche del mio libro già pubblicato "Träumen lohnt sich" o del libro per bambini che sto scrivendo. Così come del mio ruolo di ambasciatore di marchi, delle mie prime esperienze come esperto televisivo, dei miei primi passi come imprenditore o del mio ruolo di padre. Come potete vedere, abbiamo molto di cui parlare! Non vedo l'ora”.
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Una ricerca, come sottolineato chiaramente dallo stesso atleta ex Atalanta, di voler dar vita a dibattiti costruttivi con fan, appassionati ed addetti ai lavori, magari ridisegnando una nuova versione di approccio tra giocatore e tifoso.
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