Quando social fa rima con solidarietà: Buffon in prima linea
Social e solidarietà, un connubio che fa bene a chi ne è protagonista e a chi se ne fa intermediario. Il web non è solo uno spazio di svago e divertimento, i social network stanno allargando i propri confini ai territori dell’impegno sociale, della partecipazione e della solidarietà mettendosi al servizio della comunità. Sempre più spesso i personaggi pubblici utilizzano i propri account per portare all’attenzione dei fan malattie di cui poco e si conosce e che hanno bisogno di investimenti per la ricerca; in particolare i calciatori, anche con il sostegno della Serie A, diventano ambasciatori di campagne di raccolta fondi a cui partecipano in prima persona. I social si trasformano così in strumento utile sfruttando a pieno la capacità di essere rete, una rete solidale.
Un esempio arriva oggi dal profilo Twitter di Gianluigi Buffon che ha postato un messaggio per sensibilizzare i suoi followers sulla storia della piccola Vicky.
Vicky soffre di una rara malattia genetica, chiamata Amaurosi Congenita di Leber, che le sta distruggendo le cellule della retina. La sua vista è già compromessa e la malattia progredirà fino al buio completo.
Il sito per la raccolta fondi titola: “Aiuta Vicky a vedere più a lungo”.
«Immagina per un istante se ti dicessero che nel giro di qualche tempo perderai la vista. Immagina un momento oltre il quale non potrai incrociare lo sguardo delle persone che ami o goderti un tramonto rosso e struggente. Immagina che questa sia la storia di Vicky. Immagina che Vicky non sia sola, ma ci siano altri bambini e bambine come lei. Immagina infine di poter fare qualcosa per aiutare Vicky e altri bimbi come lei a vedere più a lungo».
L’appello del plurititolato portiere della Juventus e della nazionale italiana è rivolto a raccogliere una donazione a sostegno della ricerca di una cura, di terapie sperimentali per arrestare, o almeno rallentare, la progressione della malattia
Narciso Galasso