L’ultima occasione del Mondiale per Club
Un format nuovo per rilanciare il Mondiale per Club. È questa la mossa adottata dalla FIFA per dare lustro a un torneo, sin dalla sua introduzione nella prima decade del nuovo millennio, mai troppo fortunato.
Poco attenzionato a livello mediatico, mai al centro delle cronache sportive, quasi scomodo anche per chi ci partecipava, soprattutto per i club europei e sudamericani. Ma come sarà il Mondiale 2.0, che prenderà il via nel 2025?
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Come sarà il nuovo Mondiale per Club
La nuova ricetta decisa dalla Fifa (e soprattutto da Gianni Infantino) porterà a un corposo accrescimento del numero di squadre partecipanti: da sette a trentadue, che saranno suddivise in otto gironi da quattro, prima della fase a eliminazione diretta.
La formula, dunque, si avvicinerà molto al Mondiale per le Nazionali, fattore che la FIFA spera possa risultare vincente.
Chi parteciperà al nuovo Mondiale per Club
Così come il Mondiale per le Nazionali, anche il nuovo format del torneo per club avrà dei criteri d’accesso, basati sul quadriennio antecedente, che daranno tanto spazio alle formazioni europee. Saranno dodici gli slot destinati ai club del Vecchio Continente, mentre invece la metà di questi (6) toccherà alle sudamericane.
Quattro posti a testa per asiatiche, africane e nordamericane. Infine gli ultimi due pass saranno destinati al paese ospitante e alla federazione d’Oceania.
Questo lo schema nel dettaglio:
- UEFA (Europa): 12 posti
- CONMEBOL (Sud America): 6 posti
- AFC (Asia): 4 posti
- CAF (Africa): 4 posti
- CONACAF (Centro e Nord America): 4 posti
- OFC (Oceania): 1 posto
- Paese ospitante: 1 posto
Per quanto riguarda l’edizione 2025, hanno già la certezza di partecipare le europee Chelsea, Real Madrid e Manchester City, le sudamericane Palmeiras e Flamengo, le africane Al Ahly e Wydad Casablanca, le asiatiche Urawa Reds e Al Hilal e le nordamericane Seattle Sounders e Monterrey.
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Quando si giocherà il nuovo Mondiale per Club
Il nuovo Mondiale per Club si giocherà in estate, proprio come il Mondiale per Nazionali: da metà giugno a metà luglio. Cambierà, però, la cadenza rispetto all’attuale format: si giocherà ogni quattro anni.
La prima edizione nel 2025, negli Stati Uniti, con la seconda prevista nel 2029. Annualmente, comunque, la FIFA manterrà una competizione intercontinentale, su cui ancora però non si conoscono i dettagli.
Perchè è stato creato il nuovo Mondiale per Club
Come sottolineato anche in precedenza, la FIFA non è mai stata pienamente soddisfatta del “vecchio” Mondiale per Club.
Poco valorizzato, poco appetibile, poco remunerativo in termini economici e mediatici, quasi schiacciato dall’importanza di Champions League e Copa Libertadores.
Pertanto, Gianni Infantino ha deciso di cambiare tutto, mandando in pensione una formula che non ha mai convinto del tutto, adottando quella dei Mondiali per Nazionali.
L’imperativo della FIFA è alzare il livello: della competizione, che quasi sempre si è ridotta a un remake allungato dell’antica Coppa Intercontinentale; ma anche e soprattutto incrementare i ricavi: i diritti tv, in tal senso, saranno la cartina al tornasole dell’eventuale successo del rinnovato torneo.
(Anche) per questo si partirà dagli USA, che useranno il Mondiale per Club del 2025 come prova generale di quello per le Nazionali dell’anno successivo.
Gli Stati Uniti sono notoriamente il miglior appalto possibile quando si tratta di spettacolarizzare un evento sportivo e la FIFA ha tutta la necessità di questo mondo di partire col botto.
Perché pare davvero che questa, per il Mondiale per Club, sia l’ultima occasione di dimostrare il proprio valore. Calcistico, certo, ma anche e soprattutto economico e mediatico.
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