Lega Serie B: il nuovo Presidente Bedin ha spiegato i punti cardine della sua gestione
Il nuovo Presidente di Lega ha elencato e minuziosamente spiegato i temi portanti della gestione da lui diretta appena iniziata al termine del turno elettorale. In primo luogo l'esigenza imprescindibile, secondo Bedin, si collega alla questione della sostenibilità economica che a sua volta apre svariati scenari.
Sostenibilità e ricavi televisivi
"E’ un campionato di B simile a quello che ho lasciato nel 2018, equilibrato, sorprendente e molto combattuto dal punto di vista sportivo. Circa la sostenibilità economica - ha sottolineato Bedin ai microfoni di Radio Rai - ci sono diversi temi da affrontare, con ricavi televisivi non confermati rispetto a quelli del triennio precedente e sui quali si dovrà lavorare con le società per trovare nuove soluzioni".
Tema infrastrutture
Sull'argomento stadi invece Bedin ha detto: "Quello delle infrastrutture è un tema che il calcio italiano si porta dietro da tantissimi anni. La passione dei tifosi è confermata in ogni categoria; anche ieri si sono sfiorati i 100mila spettatori in B, il 26 dicembre si è arrivati al secondo record stagionale, c’è un seguito verso il calcio talmente radicato che bisogna intervenire affinché i nostri stadi siano al passo con le esigenze degli spettatori, così come hanno fatto in passato in tutta Europa. Abbiamo impianti datati, impegnativi dal punto di vista della manutenzione, società che hanno già costi importanti, ma malgrado questo va trovata una soluzione insieme alle istituzioni, al Governo, alla Federazione perché è impossibile affrontare i prossimi decenni senza una riqualificazione dei nostri impianti e con l’impiantistica in cui il Paese si trova in questo momento".
Sul format della Coppa Italia
Il numero uno della Lega B ha espresso le sue sensazioni anche riguardo al tema del format attuale della Coppa Italia: "Qui si inserisce la tradizione dei singoli Paesi; in Italia il format è quello in cui si gioca in casa della più forte. E’ uno dei tanti temi con cui si può serenamente parlare con la Serie A, che rimane comunque l’organizzatore della competizione. Insieme a tanti altri punti, perché la progettualità e i rapporti devono essere verticali, costruendo un dialogo costante con la A e con la C. Simonelli e Marani sono persone di grande spessore, progettualità e sensibilità, con i quali è possibile instaurare un dialogo continuo e ragionare insieme su tutte le aree, per poi condividere doverosamente all’interno della Federazione proposte per la crescita del nostro sistema, che ha bisogno di fare passi più ampi verso lo sviluppo e la sostenibilità".