La promozione del Lecce nella massima serie ha portato nelle casse societarie una cifra a sei zeri, anche la Cremonese accede direttamente alla Serie A.
Quest’anno la Serie B ha regalato davvero uno spettacolo senza precedenti. Una lotta avvincente tra tutti i club partecipanti che soltanto all'ultima giornata ha sentenziato chi è salito direttamente in Serie A.
Cambi di fronte per tutta la stagione, distanze di pochi punti tra le pretendenti ed un rush finale che ha appassionato i tifosi, coinvolgendo addirittura cinque club.
Alla fine il trofeo Nexus è stato vinto dal Lecce che si classifica al primo posto della Serie B 21/22.
Sale direttamente nella massima serie inseme ai salentini la Cremonese, che fa il suo ritorno in Serie A dopo 26 anni.
Ma quanto vale questa vittoria? Oltre al balzo di categoria e a tutte le conseguenze in termini di prestigio e visibilità, il tutto garantisce anche una conquista economica?
Come riportato da Calcio e Finanza, tutto ruota attorno alla Legge Melandri che ha rivoluzionato completamente la negoziazione dei diritti TV e la sua redistribuzione, ricercando maggiore equità in modo da sostenere il calcio a tutti i livelli.
Questa la redistribuzione in vigore:
COME FUNZIONANO PLAYOFF E PLAYOUT DI SERIE B
In base a quanto stabilito dalla riforma nel 2008 possiamo affermare che come cifra minima la promozione in Serie A apporti nelle di Lecce e Cremonese circa 24,5 milioni di euro, considerando la parte distribuita in maniera uguale tra tutti i club per il triennio 2022 - 2025 e le quote minime riferite alle altre graduatorie.
Credit foto Twitter @OfficialUSLecce.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com