La Ligue1 in cerca di fondi: pronti 1,5 miliardi da CVC
La LFP, Ligue de Football Professionnel, sta finalmente gettando le basi per lanciare la rincorsa alle altre leghe calcistiche europee.
Qualche mese fa il presidente Labrune, ex patron dell’OM, aveva lanciato “Mediaco”, ovvero l’area commerciale incaricata a sviluppare progetti che aumentino le entrate per la lega attraverso partnership strategiche e soprattutto la vendita dei diritti TV, sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di aumentare il potenziale del brand calcio.
Le offerte iniziali e i quattro contendenti
Il primo round di offerte è stato utile per testare l’interesse generale per questa lega, che grazie agli investimenti del PSG ha aumentato la sua fan base senza però riuscire a migliorare l’attrattività complessiva di tutto il pacchetto calcio d’oltralpe.
Inizialmente sono state recapitate una dozzina di aziende interessate, pian piano però sono rimaste in quattro:
- Silver Lake Partners, società di private equity con sede in California e uffici in varie parti del mondo, già proprietaria per il 10% dei diritti commerciali degli All Blacks e del City Football Group di Abu Dhabi per il calcio con un investimento di 500 milioni di dollari,
- Oaktree Capital Management, società statunitense di gestione patrimoniale specializzata in strategie di investimento alternative, azionista di maggioranza dello Stade Malherbe de Caen club della Ligue2,
- Hellman&Friedman, anch’essa specializzata in private equity investitore per la Formula 1,
- CVC Capital Partners, società finanziaria britannica specializzata in private equity in settori come i beni di consumo, servizi finanziari, telecomunicazioni, farmaceutica, che ha già investito 24 miliardi di euro per il progetto LaLiga Impulso per la massima lega spagnola.
Questi sono i quattro fondi che hanno controllato tutti i documenti economico-finanziari della lega francese, mettendo a fuoco il piano aziendale dell'ex presidente di OM. L’obiettivo della lega è triplicare i suoi attuali introiti derivanti dalle attività commerciali nei prossimi dieci anni.
Dopo l’analisi arrivano le offerte
Le proposte finanziarie delle quattro aziende contendenti sono state molto vicine alle richieste della Lega francese.
Dopo aver dato credito al progetto LFP hanno accettato di allinearsi all'obiettivo finanziario richiesto, ovvero portare nelle casse 1,5 miliardi di euro attraverso una partecipazione di minoranza all’interno di Mediaco.
Il fondo che verrà selezionato dovrebbe in definitiva assumere tra il 13% e il 15% del capitale della futura società. “Avere quattro offerte sostanziose e reali è una vera vittoria dato il contesto attuale. Tra inflazione, guerra in Ucraina e crisi del Tech, è quasi un miracolo”, riassume uno dei manager dell'operazione.
Va detto che la LFP ha lavorato molto per rassicurare i suoi futuri investitori. Nonostante la debacle in Champions League, la dirigenza del PSG ha annunciato ufficialmente che continuerà ad investire nel club.
Una condizione essenziale per tutti i fondi interessati è stata che il PSG sia parte integrante del progetto. Inoltre, è stata richiesta anche la presenza di Canal+ nel prossimo bando per i diritti televisivi.
CVC in vantaggio le altre in stand-by
Attraverso un comunicato ufficiale sul sito web la LFP ha annunciato che: “A seguito della procedura di interesse e dopo un esame approfondito delle offerte aziendali pervenute, il Consiglio di Amministrazione ha deciso oggi (18 marzo) all'unanimità di avviare trattative esclusive con la società di investimento CVC nell'ambito del progetto di creazione di una società commerciale”.
Le altre aziende sono state messe in stand-by nel caso in cui le trattative non vadano in porto. Questa operazione consentirebbe alla LFP di vendere il 13% della nuova società commerciale in cambio di 1,5 miliardi di euro, valutando così la nuova società commerciale in 11,5 miliardi di euro.
Nelle prossime settimane, conclude il comunicato, potrebbe esserci la firma finale e l’avvio del progetto.
Competitività e internazionalizzazione della Lega
Uno dei punti nevralgici del progetto gira intorno alla competitività.
Secondo il management della lega è fondamentale aumentare la competizione tra i club in campo e per farlo occorre redistribuire le entrate. Ci sono stati degli attriti rispetto alla visione del presidente che vuole una redistribuzione rispetto al merito sportivo e manageriale, mentre la maggior parte dei club vorrebbero una redistribuzione stile Premier League, e quindi più equa.
Il presidente Labrune è stato molto chiaro sulle sue intenzioni: “Non ci sarà distribuzione proporzionale. Sarà meritocratica, sia sul piano sportivo che sul piano affari generati. I fondi sospettavano che i soldi fossero usati per qualcosa di diverso dallo sviluppo. Hanno chiesto garanzie".
Inoltre, i club con i conti in rosso potrebbero essere dichiarati del tutto non idonei. L’ufficio di controllo finanziario della LFP, il DNCG, dovrebbe essere potenziato per essere il massimo organo di controllo votato a monitorare tutti i movimenti sui conti dei club.
Conta anche il know-how operativo del futuro partner per tracciare rapidamente tutte le linee principali del progetto. I fondi sono stati particolarmente attratti dalla forte presenza di Amazon sul mercato francese.
Un'altra buona notizia è arrivata da DAZN, che di recente ha annunciato che rafforzerà le proprie risorse per seguire i campionati LFP. Anche Apple, che sta guardando di più al mercato sportivo per trasmettere live eventi e partite, sembra essersi interessata ai diritti TV del calcio francese.
L'interesse da parte di questi broadcaster internazionali e i fondi che hanno approcciato all’area commerciale portano il calcio francese ad avere una grande opportunità in vista del quadriennio 2024-2028, momento in cui la LFP può riuscire a compiere il grande salto.