La Bundesliga soffre la pandemia: fatturato in calo
La pandemia da Covid-19 è stata capace di piegare anche una realtà imprenditoriale solidissima come la Bundesliga.
I tedeschi, da sempre modello di business plan e lungimiranza, infatti, hanno registrato delle perdite influenti rispetto al periodo pre - pandemico.
La massima serie del calcio in Germania ha registrato, nella stagione 2020 -2021, un fatturato dell'8,6% inferiore rispetto al 2019, con un totale di 3,473 miliardi di euro.
Perdite che coinvolgono anche la Zweite Liga, la seconda divisione, registrante un calo del 20,5%.
Secondo i conti annuali della Bundes, la chiusura degli stadi per quasi tutta la stagione e il calo dei trasferimenti hanno fatto sì che la competizione chiudesse l'esercizio 2021 con una perdita dell'85% e del valore di 288,4 milioni di euro.
Chiudendo addirittura le ultime due stagioni in rosso.
Si segnalano però anche delle voci positive.
Nonostante la situazione finanziaria complessa, infatti, i ricavi delle trasmissioni hanno raggiunto un massimo storico la scorsa stagione, con un fatturato record di 1,658 miliardi di euro, un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente.
Tuttavia questa sembra essere l’unica oasi in mezzo alle difficoltà. Altre voci di business come la pubblicità, i ricavi delle partite, i trasferimenti e il merchandising sono diminuiti.
Il calo maggiore è stato nelle entrate da matchday, da 363,5 milioni di euro nel 2019-2020 a soli 22,3 milioni nella scorsa stagione. Gli stipendi sportivi sono invece aumentati dell'8% fino a 1,567 miliardi di euro.
In totale, le squadre di Prima e Seconda Divisione hanno speso 1,786 miliardi per il personale sportivo, il 4,6% in più rispetto al 2019-2020.
I 36 club che compongono la prima e la seconda divisione tedesca hanno speso fino a 1,333 miliardi di euro in tasse e contributi ai vari enti previdenziali.