John Textor è il nuovo proprietario del Lione

Il businessman americano ha acquistato il 66,56% delle azioni del club francese segnando un punto di svolta per la società dopo 35 anni di presidenza di Jean-Michel Aulas.

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Il Lione si appresta a vivere un profondo cambio di rotta societario.

Lo stesso club ha infatti annunciato la vendita del 66,56% delle proprie azioni all'investitore John Textor, volto non nuovo nel mondo del calcio, possedendo anche il SAF del Botafogo, il 40% del Crystal Palace e l’80% del Molenbeek, realtà militante in seconda divisione belga.

Il tutto grazie e attraverso la propria società, la Eagle Football Holdings.  

Ora pare chiaro quindi come la volontà del businessman americano sia quella di allargare il proprio portafoglio di clienti calcistici, sbarcando anche in Ligue 1 dopo Brasile, Belgio e Premier League.

In base all'accordo, Jean-Michel Aulas, l'attuale presidente e la cui famiglia è proprietaria dell’OL dal 1987, avrà una quota di minoranza del club, rimanendo amministratore delegato dei francesi per le prossime tre stagioni.

Assumendo anche una posizione dirigenziale all’interno dell'Eagle Football Holdings.

Un sodalizio che potrebbe portare Textor ad aumentare negli anni la propria quota partecipativa, raggiungendo l’88,55%.

Lo stesso imprenditore ha dichiarato: "Il progetto che ho scoperto a Lione con Jean-Michel Aulas e tutta la sua squadra sarà l'epicentro della nostra nuova organizzazione e dei nostri investimenti al servizio del calcio mondiale. Lione sarà la pietra miliare del nostro progetto. Con il sostegno di Jean-Michel e del suo gruppo, intendo portare in primo piano i valori di sviluppo e miglioramento per i quali mi sono sempre impegnato".

Per poi aggiungere: "Voglio dare a tutti i tifosi del Lione i mezzi aggiuntivi per far sì che l'istituzione recuperi il massimo livello, in Francia e in Europa, rispettando i valori del DNA del club, come la gioventù, il lavoro, l'abnegazione e lo spirito di squadra che permette a tutti i talenti di tutto il mondo di avere accesso al massimo livello grazie al nostro coinvolgimento nelle accademie".



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Aulas, dal canto suo, si è così espresso: "Con questo progetto, Lione apre un nuovo capitolo della sua formidabile storia. Per 35 anni, il mio desiderio è sempre stato quello di fare del club un modello unico nel calcio, che unisse il successo sportivo a quello economico. Le nostre squadre di calcio e di basket professionistiche, la nostra accademia, lo stadio Groupama e la costruzione della nuova palestra LDLC Arena sono già un forte segnale delle ambizioni dell'OL Groupe”

Ora ci si aspetta che il nuovo club investa profondamente anche (e ancora) sulla squadra femminile, fiore all’occhiello del Lione, vantando la vittoria dell’ultima Champions League, con sei Coppe dalle grandi orecchie vinte, nelle ultime 8 edizioni.

Un dominio europeo a cui però non segue un successo in patria che manca dal 2008 e che i tifosi sperano possa essere di nuovo alla portata del club grazie alla nuova cordata. 



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