Il Football Money League attesta la crescita del calcio femminile
La Football Money League 2023 per la prima volta dopo venticinque edizioni ha analizzato anche l’andamento dei club di calcio femminile.
Segno che l’interesse per il movimento calcistico femminile sta crescendo a livello mondiale, soprattutto in un biennio in cui nel 2022 si è svolto l’Europeo inglese che ha dato una risposta importante alla UEFA e a tutto il sistema calcio femminile europeo sulle potenzialità ancora inespresse, e poi nel 2023 ci sarà la FIFA World Cup che verrà disputata tra Australia e Nuova Zelanda.
Anni che segneranno sicuramente uno spartiacque sullo sviluppo storico di tutto il movimento calcistico femminile mondiale.
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In questa edizione della FML tutti i club presenti nella top 20 hanno una squadra femminile, diciassette di essi (85%) giocano nella massima divisione nei rispettivi paesi.
Purtroppo però solo 15 club hanno fornito a Deloitte le informazioni necessarie per redigere un report attendibile e veritiero sul reale andamento nel 2022 della situazione economico-finanziaria.
In totale, le squadre femminili analizzata nella Football Money League hanno registrato entrate medie per 2,4 milioni di euro nella stagione 2021/22. Cifre ben diverse da quelle dei colleghi, che nello stesso periodo hanno registrato entrate (totali) per oltre 9 miliardi di euro.
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Il Barcellona è il club che si è distinto per fatturato. Il club catalano ha generato un fatturato di 7,7 milioni di euro, grazie soprattutto al raggiungimento della finale della UEFA Women's Champions League per due stagioni consecutive, vincendola nel 2020/21, e ad una significativa attività dell’area marketing e commerciale del club.
Al secondo posto della classifica femminile della FML 23 si trova il Manchester United con 6 milioni di euro di fatturato registrati nella stagione 2021/22. Chiude il podio l’altro club di Manchester, il Manchester City che ha registrato un fatturato di 5,1 milioni di euro.
Secondo il report generare nuove entrate per il calcio femminile stimolerà un circolo virtuoso, che come una reazione a catena aumenterà nuovi investimenti per finanziare le infrastrutture dei club, migliorare gli stipendi delle calciatrici e le attività di base dei settori giovanili, sostenendo così una crescita stabile e a lungo termine.
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Inizialmente gli sponsor saranno attratti solo da club con un alto profilo, facilitando ulteriori investimenti per questi club aumentandone la competitività a livello nazionale e internazionale, ma con una standard generale di crescita costante sia per il giro d'affari che per la spettacolarizzazione dei vari eventi, gli sponsor investiranno sempre di più diversificando tra i vari club e le varie leghe.
Per massimizzare la crescita futura del calcio femminile, le leghe dovranno però concentrarsi sulla strutturazione di una governance più adatta e professionale che sia d’aiuto a tutte le squadre soprattutto che punti a migliorare la spettacolarizzazione e l’interazione con la fan base e questo non significa che si dovrà seguire il modello equivalente maschile, anzi, va ricercato un nuovo approccio gestionale che sia in grado di adattarsi al meglio a tutto il sistema calcistico femminile.
La top 10
- Barcellona - 7,7 milioni di euro di fatturato;
- Manchester United - 6 milioni di euro di fatturato;
- Manchester City - 5,1 milioni di euro di fatturato;
- Paris Saint-Germain - 3,6 milioni di euro di fatturato;
- Arsenal - 2,2 milioni di euro di fatturato;
- Tottenham - 2,1 milioni di euro di fatturato;
- Chelsea - 1,8 milioni di euro di fatturato;
- Bayern Monaco - 1,7 milioni di euro di fatturato;
- Everton - 1,5 milioni di euro di fatturato;
- Real Madrid - 1,4 milioni di euro di fatturato.
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