Il Barcellona sovrastima le cifre dell’accordo Sixth Street
Continua il periodo turbolento in casa Barcellona per la situazione economico-finanziaria del club.
Secondo quanto riportato da Marca, il Barça ha investito 150 milioni di euro sovrastimando il prezzo di vendita del 25% dei diritti TV alla Sixth Street. Ecco perché il Barça ha dichiarato ufficialmente di aver venduto la quota a 667 milioni, quando Sixth Street ne ha pagati solo 517 in due accordi distinti, il primo per il 10% e il secondo per il 15%.
Il management del club catalano, subito dopo l’annuncio ufficiale aveva analizzato così l’operazione diritti TV: "La Sixth Street investe 517 milioni di euro, che produrranno una plusvalenza di 667 mln di euro".
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Successivamente, il presidente Laporta ha affermato che quei 667 milioni erano stati contabilizzati in bilancio e che sperava non ci sarebbero stati problemi con LaLiga e i suoi organi di controllo. Una differenza di interpretazione di 150 milioni nel fair-play per registrare gli acquisti è un importo molto importante che può spostare notevolemnte gli equilibri economici.
Ai fini del fair-play finanziario in questa stagione gli acquisti di Lewandowski, Raphinha e Koundé gravano sul bilancio societario per circa 80 milioni.
La differenza tra avere quei 150 milioni o non averli fa si che il club non sia obbligato a vendere le altre due quote del 49% dei Barça Studios per 200 milioni di euro.
La ricostruzione dell'accordo
Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo questa sarebbe stata la procedura del club catalano.
Sixth Street è stato “portato” al club da Key Capital i cui fondatori sono Borja Prado e Anash Laghari.
Il Barça e Sixth Street creano una società sussidiaria chiamata Locksley Invest SL, dove entrambi hanno il 50% di quote. Il Barça vende quindi i suoi diritti TV a vita a questa società. Sixth Street acquista solo i diritti per un periodo di 25 anni e per un importo di circa 517 milioni di euro. Il Barça mette altri 150 milioni per acquistare i propri diritti, a partire dal 26° anno (2048) in poi, cioè dopo la scadenza dell'accordo.
Quindi in sostanza il Barcellona, una volta eseguita questa transazione, riceve 667 milioni di euro da Locksley Invest SL per il 25% venduto, come annunciato ufficialmente.
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L'operazione viene accettata dalla nuova società che si occupa dell'audit del Barça, Grant Thornton, nonostante il club abbia pagato i 150 milioni di tasca propria.
La spiegazione di questo stratagemma è quello di convincere l’organo di controllo de LaLiga ad accettare un reddito maggiore in questa operazione per sistemare il bilancio e risultare in ordine con le regole relative al fair-play finanziario.
Ma da quanto trapelato sembrerebbe che la lega guidata da Javier Tebas non abbia dato il benestare a questa operazione perché, nella realtà dei fatti, il Barça ha ricevuto solo un bonifico pari a 517 milioni.
Visto il parere sfavorevole il club sarà costretto a vendere altre quote per un totale di almeno 200 milioni di euro.
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