Il 5G allo stadio in Italia è un affare tra TIM e Wind/Tre
In molti stadi d’Europa i club si sono mossi per stringere partnership che possano aumentare la qualità dei servizi offerti ai loro tifosi all’interno dello stadio.
Uno di questi riguarda la connessione internet.
Il 5G è una di quelle nuove tecnologie che possono cambiare il mondo del calcio. Il Chelsea, prima di essere abbandonato dal suo main sponsor di maglia Three UK, ha migliorato la qualità del segnale in tutto lo Stamford Bridge. Come riporta Repubblica, il 5G sta ancora muovendo i primi passi in Italia ma c'è almeno uno dei luoghi dove è sempre più stabile e frenetica: lo stadio.
La conferma arriva dal report redatto da Opensignal che analizza come, "La stagione calcistica 2021/2022 è la prima stagione completa in cui è ampiamente disponibile il 5G di tutti e quattro gli operatori mobili nazionali".
TIM, Vodafone, Wind/Tre e Iliad hanno dimostrato di essere in grado di fornire prestazioni medie piuttosto eclatanti, se si confrontano ad esempio con lo stesso servizio per il residenziale o gli stessi servizi mobili in 4G.
L'intento ovviamente è quello di consentire ai tifosi più interazione attraverso una connessione ultra veloce che può aiutare anche i club nelle varie attività di fan engagement.
Condividere foto e video, riprodurre in streaming momenti salienti dei match e visionare replay, fare riprese live da trasmettere sui propri canali e tante altre attività sono ormai fondamentali per ogni organizzazione sportiva che sta facendo dell’interazione in tempo reale un asset fondamentale per ogni strategia di comunicazione e marketing.
Opensignal ha svolto l'analisi basandosi sui test prestazionali ed esperienziali, di un campione di utenti, effettuati entro il raggio di un chilometro di distanza dai diciassette stadi che ospitano le venti squadre di calcio della Serie A, tra il primo settembre 2021 e il 27 febbraio 2022, 180 giorni.
TIM 5G si distingue per le prestazioni
I clienti TIM 5G sono quelli che hanno raggiunto le medie in download più alte con 334 Mbps, praticamente più del doppio di quelli Vodafone (158,2 Mbps) e ancora di più rispetto a Iliad (83 Mbps) e Wind/Tre (64 Mbps).
In upload, cioè nel trasferimento di file verso altre destinazioni, la clientela TIM ha registrato mediamente i 29,9 Mbps, contro i 18,2 Mbps di Vodafone, i 17,3 Mbps di Wind/Tre e gli 8,9 Mbps di Iliad.
I risultati in download sono notevoli e superiori rispetto a quelli rilevati da Opensignal a novembre sul territorio nazionale; ad eccezione di Iliad che si era posizionata sui 100 Mbps. L'upload invece corrisponde alle stesse (basse) prestazioni del 5G cittadino.
Il nodo della copertura: Wind/Tre in vantaggio su tutti
L’ultimo dato riguarda la diffusione, disponibilità, del servizio 5G e quindi la percentuale di tempo di accesso al 5G rispetto al resto in zona stadio.
In tal senso i clienti Wind/Tre e Vodafone hanno raggiunto rispettivamente il 27,5% e 26% del tempo, contro il 7,2% di TIM e 5,6% di Iliad.
In pratica la copertura 5G continua a essere esigua e nella maggior parte dei casi l'utenza sfrutta la rete 4G o più vecchia. Ed ecco spiegato anche il motivo dei due recenti bandi del governo dedicati a progetti di estensione della rete.
Come nella maggior parte dei paesi al mondo, oggi si sta impiegando un'architettura chiamata 5G NSA, una tecnologia di quinta generazione che si appoggia a un'infrastruttura di quarta generazione. A partire dal 2023 anche in Italia verranno accese le prime reti 5G SA (standalone) e le prestazioni faranno sicuramente un balzo in avanti portandosi dietro nuovi rinnovati servizi.