I club olandesi si oppongono al campionato congiunto con il Belgio
Ad inizio anno si era prospettata la realizzazione, grazie alla collaborazione tra le Federazioni calcistiche di Olanda e Belgio, di un campionato di calcio unico: una Superlega dei Paesi Bassi.
I club olandesi, però, hanno rifiutato la creazione di un campionato congiunto con il Belgio, che unirebbe solo le due massime serie, Eredivisie e Jupiler Pro League.
La possibile BeNeLeague cercherebbe di attrarre partner commerciali più forti e accordi TV finanziariamente più vantaggiosi. Attualmente, infatti, le analisi riportano una disparità di ricavi a favore di Ajax, PSV, Feyenoord, Anderlecht e Club Brugge rispetto agli altri club olendesi e belgi.
Il progetto BeNeLeague è nato a metà degli anni '90, basato sui legami culturali ed economici tra i due paesi.
Di fronte alla pandemia e alle difficoltà economiche, i club belgi, come il Club Brugge, hanno cercato di far riprendere le conversazioni su questo argomento ma a quanto pare senza successo.
"I principali club olandesi, Ajax, PSV, Feyenoord, Utrecht, Vitesse e AZ Alkmaar, hanno annunciato che al momento non c'è abbastanza supporto tra i club professionistici olandesi per creare la BeNeLeague", ha evidenziato con una nota ufficiale la massima sere belga.
Il fatto che il calcio olandese sia attualmente più fiorente rispetto a quello belga, che sta attraversando un periodo più difficile, gioca senza dubbio un ruolo su questa decisione.
La Jupiler Pro League prende atto della posizione olandese e lavorerà per sviluppare e migliorare il calcio belga.
Lorin Parys, che ha iniziato il suo mandato come nuovo CEO venerdì 1 aprile, ha come obiettivo riqualificare tutto il movimento partendo dai club, dalla loro organizzazione e dal loro management, e solo così secondo il nuovo dirigente si potrà ripartire per rendere attrativo e commericialmente spendibile il campionato belga.