Gli sportivi banditi come testimonial delle aziende di scommesse
Arrivano le nuove disposizioni del Committee of Advertising Practice (CAP) in Regno Unito, sulla scia della futura riforma delle sponsorizzazioni sportive con le aziende di scommesse.
Come riportato da SportsProMedia, il CAP vorrebbe introdurre il divieto di creare pubblicità o attività di marketing per le star dello sport e gli influencer con aziende che operino nel settore del gioco d’azzardo.
La mossa fa parte di un ampio elenco di nuove normative con l’obiettivo di ridurre l'attrattiva dell'industria del gioco d'azzardo sui giovani di età inferiore ai 18 anni.
Alle società di scommesse sarà impedito di acquistare visibilità all’interno degli stadi o impianti sportivi in generale e sarà vietato anche comparire sulle divise ufficiali dei club all’interno dei videogiochi.
La nuova legislazione si muove su un principio, ovvero quello che le pubblicità sul gioco d'azzardo non dovrebbero "poter essere di forte attrazione per bambini o giovani, specialmente riflettendo o essendo associate alla cultura giovanile".
Le nuove regole si applicano ai media radiotelevisivi, alle pubblicazioni online e cartacee, nonché ai cartelloni pubblicitari e ai manifesti. Queste misure entreranno in vigore dal 1° ottobre in vista della Coppa del Mondo FIFA 2022 in Qatar, che prenderà il via a novembre.
L'organo di governo della pubblicità del Regno Unito, la Advertising Standards Authority (ASA), afferma che in media i bambini nel Regno Unito vedono più di due spot pubblicitari a settimana per prodotti e servizi di scommesse. "I giorni degli annunci di giochi d'azzardo con star dello sport, immagini di videogiochi e altri contenuti di forte attrazione per i minori di 18 anni sono contati", ha affermato Shahriar Coupal, direttore di CAP.
Queste disposizioni potrebbero non sembrare immediatamente significativo ma il loro effetto sarà importante per tutto il settore, “Mettendo fine a queste pratiche, le nuove regole invitano a una nuova era per gli annunci di giochi a distanza, più specifici per il pubblico adulto a cui possono rivolgersi e più adatti al prodotto soggetto a limiti di età che stanno promuovendo" ha concluso il direttore Coupal.
Dopo la richiesta dei 20 club di calcio di accelerare la regolamentazione per il divieto generale degli sponsor per le scommesse, la questione delle aziende di scommesse nelle sponsorizzazioni sportive nel Regno Unito rimane irrisolta in vista di un potenziale scossone, il Governo britannico sta valutando un divieto generale come parte di riforme più ampie sull’argomento.