Gestione strategica dei social e primato in classifica, tutto sul fenomeno Sambenedettese

La Sambenedettese è una ragione di vita. Nella splendida città marchigiana, circa 47mila anime baciate dalla costa adriatica, il calcio oltrepassa il mero senso agonistico e si trasforma in un elemento socio-culturale perfettamente incastonato nel contesto urbano.
Il Tempio del Tifo rossoblu
Lo stadio Riviera delle Palme è un capolavoro architettonico, capace di ospitare oltre 13mila spettatori, che la domenica diventa il proverbiale "Sambodromo" colorato dai caldi fans rossoblu. La curva dei tifosi di casa è non a caso soprannominata "Tempio del tifo". Cori, sciarpe, bandiere, tamburi. Un mix che disegna un quadro davvero suggestivo.
Il patron Vittorio Massi
La Samb in questa stagione sta dominando il girone F della Serie D e quindi si appresta a tagliare il traguardo della promozione in Serie C. Nove infatti i punti di margine sul Teramo. Restare a lungo nel palcoscenico del professionismo è, di fatto, l'essenziale finalità della dirigenza marchigiana. Società presieduta da Vittorio Massi, un patron passionale d'altri tempi, una sorta di Costantino Rozzi o Romei Anconetani 2.0, in grado di assicurare stabilità finanziaria al sodalizio ma che al contempo pretende dai giocatori il massimo attaccamento alla maglia.
La gestione scientifica dei social media
Una proprietà forte e anche innovativa. Basti pensare alla gestione dei social media. Le pagine ufficiali del club rossoblu pullulano infatti di contenuti strategicamente disposti. Fotogallery, video, grafiche. Il tutto condiviso con scientifica continuità durante l'arco delle settimane. I dati confermano l'ottima organizzazione comunicativa della Sambenedettese. Su Facebook la società conta 18.456 follower, mentre su Instagram il numero complessivo di seguaci tocca quota 17mila 700 con 1456 post pubblicati. Attivo pure un canale Twitch.
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(foto U.S. Sambenedettese)