Everton, cresce il fatturato ma aumentano anche le perdite
Il 2021 è stato un anno nefasto per molti club di calcio.
Gli effetti della pandemia si sono avvertiti tutti i questi 365 giorni in cui molti club hanno dovuto fare un reset totale delle loro attività con l’obiettivo di ridurre costi e spese di gestione.
L'Everton ha chiuso l'esercizio 2021 con un taglio delle perdite del 13,5% a 144 milioni di euro, rispetto ai 166 milioni di euro dell'anno precedente.
Il club di Liverpool ha aumentato leggermente il fatturato in questo periodo portandolo a 231,6 milioni di euro, registrando un +4% (221,3 milioni di euro) rispetto alla chiusura della stagione 2019/2020.
Come tutte le squadre della Premier League le entrate derivanti dalla vendita dei diritti TV sono stati l’asset che è cresciuto di più in questo periodo, con un aumento vertiginoso del 49% portando i ricavi a 174,3 milioni di euro.
Questo aumento è collegato, in parte, alle entrate (28 milioni di euro) delle ultime sette gare della stagione 2019/2020 che sono state registrate in quella successiva.
Per via delle restrizioni legate alla pandemia adottate dal Governo britannico i Tooffes hanno registrato un calo di 13,9 milioni di euro nelle entrate da matchday.
Anche le entrate derivanti dalle attività di sponsorizzazioni, pubblicità e altre attività commerciali sono diminuite avendo registrato per il 2021 un totale di 42,2 milioni di euro, quasi 36 milioni di euro in meno rispetto all'anno precedente.
I costi del personale per l’Everton nel suo complesso sono aumentati del 10,8% nel periodo a 217,5 milioni di euro, rappresentando la quasi totalità della spesa che si è attestata a 256 milioni di euro.
Sono scesi anche i profitti derivanti dal calciomercato, 15,7 milioni di euro, rispetto agli oltre 50 dell’anno precedente.
Dopo la chiusura dell'anno finanziario, Farhad Moshiri, proprietario del club, ha ricapitalizzato il club inserendo poco più di 290 milioni di euro attraverso un aumento di capitale, anche in vista dei lavori del nuovo stadio che l’uomo d'affari britannico-iraniano finanzierà per la maggior parte con fondi propri.